SI SONO SPRECATI GLI AGGETTIVI, TUTTI NEGATIVI. MA ORA CHE LE STRISCE SONO STATE CANCELLATE, LE CRITICHE CONTINUANO…
“Gratta e SOSTA“, “Gratta e VINCI“, ma da oggi anche “GRATTA E … PERDI“. Nel senso di popolarità, di consensi, di tempo, di denaro, per l’amministrazione. In tutto sono trascorsi 192 giorni dai lavori di stravolgimento della nostra Marina Garibaldi, portati a termine – a suo tempo – senza una programmazione di lungo respiro, senza un collaudo preventivo, senza simulare gli scenari possibili, come abbiamo più volte suggerito, ascoltando umori e reazioni della gente alla quale VOLENTI O NOLENTI bisogna dare retta. Anche con l’umiltà di accettare proposte e suggerimenti prima di fare scelte impopolari e negative. All’epoca, grandi lavori, tanta fatica e soprattutto tanti soldi. Oggi stessa cosa ma in senso inverso. Per la maggior parte dei cittadini, il tornare indietro ha il sapore di una “mala figura”. E perchè? Perchè si doveva fare subito, o non si doveva fare assolutamente? Perchè è passato troppo tempo? Perchè si doveva resistere, resistere, resistere? Diciamoci la verità: si sapeva che la cancellazione delle strisce e del parcheggio sul lungomare avrebbe avuto anche le sue critiche. Quegli stessi cittadini, che a gran voce, con petizioni, con commenti e con ogni sorta di opposizione a quel parcheggio avevano preso le distanze dal Sindaco eletto a “furor di popolo”, adesso si lamentano che vengono meno i… parcheggi! Non solo: ma chiedono conto dei soldi spesi. Certamente tanti a giudicare dall’apparato di maestranze, mezzi, compressori che oggi cercavano di raschiare quei segni inutilmente tracciati 192 giorni or sono.
In questo periodo sembrato eterno a causa delle grosse difficoltà obiettive, le infrazioni, gli abusi, i pericoli hanno superato la soglia di guardia nonostante la vigilanza pubblica, sempre solerte e attenta, abbia fatto invano perché inascoltata, la sua parte. Ora, certe infrazioni non potranno più essere commesse; i soliti diseducati dovranno inventarsene delle altre anche se speriamo non dovrebbe più esserci bisogno di transitare sulle strisce pedonali col rischio di stendere i pedoni, per abbreviare il percorso, né di spostare i new-jersey perché è presumibile che imboccare la Via Ryolo sarà consentito subito girando dalla Chiesa di San Giacomo. Adesso c’è un nuovo passo da compiere: piazza Roma. La rotatoria è all’origine del caos e dei rallentamenti. E abbastanza presto ci si renderà conto che le auto non potranno essere incanalate tutte nella via Ryolo, per snellire il traffico: ne va della salute dei pedoni e di chi in quella strada svolge la propria attività. Non perchè rischiano di essere messi sotto dai veicoli, ma perchè in un’arteria del genere, priva di marciapiedi e con auto che procedono a passo d’uomo, il tasso d’inquinamento è sopra la soglia, e le possibilità di ammalarsi di tumore sono elevatissime… Non ci resta che sperare in bene e che “dalla modifica della modifica” non si abbiano altre brutte sorprese.