L’ATTRAVERSAMENTO DELLE ROTATORIE AVVIENE SENZA ALCUN RISPETTO DEL CODICE E DELLE NORME… E SE SI PROVVEDESSE IN MERITO?
La rotatoria di via dei Mille, quella del porto, è fino ad oggi la più caotica nonostante sia la più ampia, almeno nella sua estensione e nel diametro. La causa? Abbiamo voluto verificare e sono state scattate anche delle foto che immortalano i responsabili del caos che si genera quotidianamente: ragazzi! Proprio così! Si tratta di ragazzi che scendono dagli autobus, che si fermano in mezzo alla strada, intralciando a loro volta anche il traffico, e che si avviano, già stanchi prima di entrare, a scuola. Gli automobilisti sono costretti a rallentare e a fermarsi. Ovviamente rallentando la fila in entrata e quella in uscita. Una pessima educazione stradale, che non esiste in nessun’altra città nelle quali esistono le rotatorie. E questo il nostro Sindaco Carmelo Pino avrebbe dovuto prevederlo, sollecitando dei dissuasori pedonali. Cosa sono? Semplici archetti in metallo, proprio come quelli esistenti all’intersezione di via Cavour con via Luigi Rizzo: ma ne esistono anche, e ne abbiamo già discusso, in altre zone. Il primo nel porto, quelle famose catene da noi tanto vituperate che dividono due mondi; l’altro in piazza XXV Aprile. Paletti con catene, che convogliano verso un unico punto, l’attraversamento pedonale. All’orario di uscita dalle scuole succede di tutto: calche da gironi danteschi, ragazzi che rischiano di finire fotocopiati sull’asfalto da qualche veicolo che potrebbe anche non fermarsi e continuare nella sua marcia! Ma loro che fanno? Manco per la minchia! Imperterriti, continuano come se niente fosse, anzi come se tutto fosse… consentito! A Milazzo questo ed altro è consentito. Domandiamo: è tanto difficile intuire il disagio ed il pericolo che tale mancanza di dissuasori comporta? Perchè non fare tesoro di quanto suggerito per mero spirito di collaborazione? Siatene certi, non sarebbe vergogna ma dimostrazione di attenzione e di apprezzamento tangibile per ciò che il volgo osserva e trasferisce alle giuste sedi istituzionalmente deputate. In ogni caso, se non ci fosse la possibilità o il tempo o il materiale economico fondamentale per l’apposizione degli archetti… qualche vigile che richiami all’ordine i più indisciplinati lo si potrebbe trovare. Non deve elevare verbali: solo richiamarli all’ordine, con un cazziatone. La prima volta… E vedrete dopo come osserveranno la segnaletica!
Carissima Redazione, di che ci sorprendiamo?
Non vorrei fare filippiche nei confronti di Tizio piuttosto che Caio, ma il problema è antico e radicato. Gli esempi si sprecano, anche da parte di chi dovrebbe dare l’esempio. Se poi aggiungiamo la malsana abitudine di non multare le infrazioni che si susseguono quotidianamente per mille motivi ( e Lei, caro Santino ne ha una memoria storica personale, sicuramente varia e dettagliata di infrazioni registrate e di scuse inventate di volta in volta), abbiamo risultati simili. I ragazzi son solo figli delle nostre bruttissime abitudini, anzi delle nostre comodità. Parlo in generale, non avendo fortunatamente problemi del genere. L’educazione civica è sparita dalle nostre scuole, ma a Milazzo (come tanti altri posti per carità), non veniva più praticata da tempo
Sono stato tirato in ballo, e non posso fare altro che confermare. Ma aggiungo che sono stato l’unico a verbalizzare un pedone che attraversava la strada mentre io, impegnato in viabilità ad un incrocio, avevo dato l’alt! Questa è storia! Anzi, è passata alla storia! Grazie, Paolo, lei è sempre arguto e puntuale. Continui così… Santino.