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PER RILANCIARE LA TV, ECCO ALCUNI PROGRAMMI SENZA TEMPO…

da jumpgroup.it

Techetechetè, striscia estiva in onda su Rai Uno prima del prime time, si basa su puntate tematiche con video d’epoca rigorosamente Rai. Il programma è da sempre un grande successo, questo grazie innanzitutto alla vastità delle teche Rai, capaci di racchiudere una mole di materiale video senza precedenti dalla sua fondazione ad oggi.

Techetechetè non mostra video divertenti o curiosi, ma mette in onda la nostra storia. Riporta alla luce, per pochi istanti, volti e programmi dimenticati creando carrellate di ricordi che stringono il cuore. Il fatto che i frammenti durino così poco assomiglia da vicino alla visualizzazione social, solo che invece di scrollare, il susseguirsi delle immagini è gestito in modo frenetico dal montaggio.

Vi diamo tre titoli che, riadattati, potrebbero interessare il grande pubblico. Primo tra tutti Art Attack, il programma condotto da Giovanni Muciaccia dove fantasia e creatività dei bambini erano stimolate dalle opere realizzate dal conduttore. Rendendolo più corto e con contenuti satellite pubblicati sui social o tramite un’app, Art Attack potrebbe trovare nuova linfa vitale e tornare a far sognare i piccoli telespettatori. Dopodichè si può pensare a Il Galà della pubblicità (1996–2005) programma che premiava le migliori pubblicità dell’anno e che, visto il proliferare di nuovi linguaggi pubblicitari e formati, potrebbe premiare e proporre nuove categorie variegate e diverse dalla tradizionale pubblicità di 30 secondi, riuscendo anche a fare uscire dall’anonimato gli autori degli spot, invisibili al grande pubblico.

Per concludere, Giochi senza frontiere. Il game show è andato in onda dal 1965 al 1999 ed è stato per anni il vero collante delle nazioni dell’Unione Europea. Mai come ora servirebbe un contenuto leggero dove la competizione tra i vari paesi dell’Unione possa diventare qualcosa di ludico, senza interessi economici ma solo competitivi per far trasparire i valori dello sport…

Anche il racconto di Giochi Senza Frontiere potrebbe uscire dalla sola cornice televisiva per sfruttare i social network di tutta Europa, alimentare le discussioni online e creare contenuti nuovi, correlati alle prove.

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