SI E’ SPENTO POCO FA UN CARISSIMO AMICO, CHE TUTTI ABBIAMO CONOSCIUTO, APPLAUDITO COME GIOCATORE DI BASKET, E PER CUI ABBIAMO FATTO IL TIFO, SPECIE IN QUESTI ULTIMI MESI…
In auto, Mimmo Zappia e la moglie. Stanno andando da Pippo… Non c’è più. Mi danno la triste notizia, e sento un vuoto enorme dentro di me. Pippo Bertè, è di lui che parla Mimmo, non ce l’ha fatta. Mi precipito a casa, ripasso le sue foto. Fra tutte, quelle che lo ritraggono nella divisa della Libertas Nino Ferrara di Milazzo, negli anni d’oro della pallacanestro. Foto in bianco e nero, foto che fanno parte della storia del basket e dello sport milazzese. E penso a quanti anni sono passati…
Erano anni eroici, le partite si disputavano nell’atrio del Carmine, e non sempre le condizioni atmosferiche erano favorevoli! Allegro e scanzonato, vagamente rassomigliante a Ringo Starr in quegli anni spensierati, avevamo in comune la passione per Tex Willer: non so chi siano gli altri che a Milazzo abbiano la serie completa, ma Pippo non perdeva un numero. E quando ci incontravamo in edicola, per l’ultima uscita del nostro eroe bonelliano, gioiva nel vedere che io continuavo da decenni a coltivare quella passione! Lo premiammo, anni fa, con il PREMIO TERMINAL SPORT alla carriera, proprio per la pallacanestro. Era emozionato, quasi come un bambino che riceve la prima medaglietta in una gara parrocchiale. Eppure al suo attivo aveva anni ed anni di sgroppate sui campi di basket di mezza Italia. Insuperabile nei palleggi, non aveva rivali nel tiro dalla distanza, quando ancora non venivano assegnati tre punti. E nonostante non fosse un gigante, sapeva farsi rispettare e incuteva timore. Non so quanti incontri abbia giocato, non abbiamo mai pensato di chiederglielo… così come non gli abbiamo mai chiesto quanti punti, nella sua lunga carriera, abbia realizzato. O quale sia stato il primo, e a quanti anni, e quando ha messo a segno l’ultimo, e contro quale squadra. Probabilmente con la sua metodicità Pippo sarebbe stato in grado di dircelo! E probabilmente li ha scritti, da qualche parte.
Ma sappiamo che proprio oggi, in questa calda sera di ottobre, Pippo ha realizzato il suo ultimo tiro dalla lunetta: il punto decisivo che mancava per guadagnarsi la gloria! Per entrare a far parte di quella squadra immortale che gioca in campi sterminati, con pantaloncini e magliette colorate solo di un azzurro tenue… senza tempo e senza età, così come lo abbiamo sempre visto, il nostro Pippo. E lassù, in quel campo senza confini, lanciare le sue bordate per colpire il canestro, e vedere la palla insaccarsi. Ed esultare, ancora una volta, e poi tante volte ancora. Come un tempo… quando era giovane. Quando non aveva età… Quando era il nostro caro amico Pippo Bertè, che tutti pensavamo di tenere sempre con noi, come i nostri cari…
Addio, Pippo. Ti vorremo sempre bene!
Un saluto a Pippo Berte’. Un grande amico e un grande giocatore.