UN ALTRO AMICO SINCERO, CHE CI LASCIA A SOLI 67 ANNI. I FUNERALI SI TERRANNO MERCOLEDI’ 2 AGOSTO NEL SANTUARIO DI SAN FRANCESCO, ALLE ORE 16.
“… Rivedo un enorme stanzone all’interno del quale le maestre avevano il duro compito di intrattenerci nelle ore pomeridiane, e noi, bambini di otto, nove, dieci anni, facevamo a gara per finire i compiti, scrivere in bella calligrafia, imparare la poesia che il “signor Maestro” ci aveva assegnato per il giorno dopo. Rivedo le facce di quei piccoli di ieri, oggi diventati adulti, genitori, nonni, o andati per sempre via… e facendo un rapido conto, mi accorgo che sono volati più di 50 anni! Ma i ricordi sono rimasti dentro di noi, come i nomi di quei bambini sui quali il tempo si è fermato: Santino e Lilla Amoroso, Nuccio Formica, Ciccio Barbera, sua sorella Maria, Franco Busacca, Pippo e Silvio Maisano, Nino e Pippo Peresi, Franco Alioto… Mariella Prinzi…”…
E’ una parte dello scritto dedicato a Mariella Prinzi… Lo ripropongo perché oggi, 31 luglio, ad alcuni giorni di distanza da Mariella, un altro di quei bambini “sui quali il tempo si è fermato”, anche lui citato fra i compagnetti di ieri, si è allontanato. Per sempre. Pippo Peresi, lo vediamo in una foto che lo ritrae sorridente, non c’è più! Compagno d’infanzia, amico dei tempi migliori, collega di lavoro al comune, disponibilissimo, generoso, sempre pronto a darti una mano, a venirti incontro, a scambiare battute… Anni fa il “barone” Vincenzo Messina lo aveva voluto come caratterista sul palcoscenico del Trifiletti: andava in scena LA VIOLENZA di Pippo Fava, e lui prese posto in quell’aula di tribunale, seduto tra gli imputati! Ironia del destino, proprio lui che nella sua vita non aveva fatto mai male ad una mosca, si trovò in mezzo ad altri personaggi rappresentati, a divertirsi per quella straordinaria esperienza teatrale! Lascia la moglie, Maria Composto, anche lei compagna d’infanzia; lascia tre figli, Tea, Francesco, Tindaro, questi ultimi due gemelli! Lascia Nino, Mario, Rita, fratelli più piccoli di lui di qualche anno. Lascia un grande vuoto, ma soprattutto tanta nostalgia di anni passati per sempre, fatti di spensieratezza, di grida e di schiamazzi, di impegni quotidiani per svolgere i lavori che il suo ruolo prevedeva. Lascia purtroppo libera quella sedia nello studio del dottor Granata, dove spesso lo incontravo perché i suoi problemi di salute non gli davano tregua… e lui lì ad attendere il suo turno, la chiamata, il certificato. A nutrire giorno dopo giorno la speranza che le sue condizioni potessero migliorare… E quando anche io tornerò in quello studio, per il certificato o l’impegnativa, mi sembrerà di vederlo ancora lì, in attesa, pensieroso e pronto ad accettare la consueta battuta: “Sempre qui sei? Ti sei fatto l’abbonamento?”. Detta per sdrammatizzare certi momenti che rimangono chiusi dentro di noi, e dei quali non vorremmo portare a conoscenza nessuno… Ciao, Pippo… Sei stato un amico sincero. Un’amicizia che dura fin da quanto eravamo bambini…