Non ci interessa sapere più chi siano i responsabili, coloro che giocano con la salute (avete letto bene, LA SALUTE!) dei milazzesi. Non ci interessa nemmeno sapere se i residenti dei due comuni, fortemente penalizzati nei loro spostamenti dai responsabili (ripetiamo, non ci interessa sapere chi siano) continueranno a votare per i sindaci e gli amministratori delle città che più degli altri usufruiscono di un ponte di collegamento che non viene ancora ripristinato.
Ci interessa invece sapere dove fuggiranno i milazzesi in caso di un disastro della Raffineria visto che tutti abitano in una zona fortemente a rischio. Il solito sapientone dirà che se l’irreparabile dovesse accadere non avremmo neanche il tempo di raccomandarci al Padreterno.
Non è così, diciamo al sapientone di turno, per non pensare al peggio (ricordiamoci del passato però)! Il ponte sul torrente Mela, quello che unisce Milazzo con Calderà, ossia Barcellona, rappresenta una indifferibile via di fuga da Milazzo, i cui abitanti si dirigerebbero verso la fascia tirrenica occidentale e non passerebbero sulla 113 intasandola o davanti alla strada che costeggia la Raffineria, impraticabile per ovvi motivi. Però ancora si continua a giocare con il ponte, con la bretella, con i semafori, con lo scaricabarile: e nessuno si è reso conto che si gioca con la salute dei milazzesi. Pregate Iddio che non succeda mai nulla, tutti: responsabili e cittadini elettori.
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