UN COMUNICATO DEL COMITATO GRANDE PORTO, IN VISTA DELLE PROSSIME SCADENZE ELETTORALI, CON L’AUSPICIO CHE ANCHE MILAZZO POSSA AVERE UN SUO RAPPRESENTANTE ALL’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA. PER IL BENE DELLA CITTA’ E LA SUA RIPRESA.
Mentre la riforma delle Autorità portuali attuata dal ministro Del Rio è in piena attività cercando di risolvere i problemi di vari sistemi portuali, l’Autority di Gioia Tauro a cui il nostro porto è stato accorpato è in una situazione di stallo motivo per cui l’ex Autority di Messina continua nella sua gestione con una proroga verbale, avendo il comandante De Simone nella veste di commissario. I lavori alla banchina XX Luglio nel tratto finale del molo di sottoflutto continuano ad essere fermi a pur non dubitando delle assicurazioni sull’ imminente ripresa delle attività dobbiamo notare che purtroppo questa situazione di stallo si traduce in un notevole danno per l ‘economia della città. Qualsiasi progetto di investimento per creare attività commerciali è in attesa delle nuove banchine, la crisi occupazionale dei nostri lavoratori portuali continua, un’altra estate è passata senza aver risolto il problema del traffico gommato leggero e pesante da e per le isole Eolie.
Le elezioni regionali sono alle porte e si spera che finalmente anche Milazzo possa avere un suo rappresentante al parlamento siciliano.
Il nostro auspicio che il futuro eletto, il Sindaco, l’Amministrazione comunale, gli operatori portuali si siedano attorno ad un tavolo per designare un rappresentante del nostro porto nel prossimo consiglio di amministrazione della Autorità portuale di Gioia Tauro. Dovrà essere una persona competente, conoscitore dei problemi del nostro porto e soprattutto un difensore dei suoi diritti.
Dovrà battersi per far capire agli altri componenti del direttivo che Milazzo è il porto da cui provengono i maggiori proventi economici e pertanto meritevole di un trattamento particolare.
Dovrà operare in modo da venir fuori da una situazione disastrosa in cui il nostro bacino portuale è stato lasciato dalla precedente Autorità portuale.
All’attuale Sindaco il Comitato Grande Porto dà pieno sostegno per quanto riguarda gli sforzi che sta compiendo per la nascita di un vero porto turistico che dia uno sviluppo decisivo nel settore del diportismo. Dopo l’occasione perduta con la banalizzazione del molo Marullo originariamente creato ed attrezzato dal compianto On. Merlino per ricevere mega yacht e dopo la rinuncia dei nostri precedenti amministratori a destinare Milazzo sede di porto hub questa potrebbe essere l’ occasione buona per recuperare il tempo perduto. Durante la stagione estiva appena trascorsa abbiamo notato un notevole incremento del diportismo. In particolare si è notata la presenza di prestigiose imbarcazioni d’epoca e di mega yacht strutturati con vari ponti e qualcuno dotato addirittura di elicottero. Hanno sostato nella baia di levante prospiciente il lungomare Garibaldi o a ponente nella rada di S. Antonio. Altre imbarcazioni di prestigio hanno usufruito dei servizi offerti dalle attuali strutture ricettive dei porticcioli turistici attualmente operanti.
Pertanto ben venga una nuova struttura che sia adeguatamente attrezzata per queste imbarcazioni di elite sia per il periodo estivo ma soprattutto nel periodo invernale dando la possibilità ai facoltosi proprietari di lasciare le imbarcazioni in sicurezza per l’intero anno ed averla a disposizione, all’occorrenza, durante i frequenti periodi di favorevoli condizioni meteo sfruttando la particolare posizione geografica rispetto alle isole Eolie.
Solo così si potrebbe creare un circolo virtuoso che potrebbe creare nuova occupazione e arrecare notevoli benefici per l’ economia della città.
Milazzo (ME), 13.09.2017
Com.te Sciotto Mario
Carissima Redazione buongiorno, lungi da me far polemica o altro, ma leggere periodicamente le stesse lamentele riguardo il porto di Milazzo, e le solite storie di sviluppo che, puntualmente anche esse, non arrivano, mi lascia tra il perplesso e l’infastidito. Passo dai fatti, per evitare giri di parole e altre perdite di tempo. Milazzo, da quando ha dato il via libera ai porticcioli turistici, per come sono strutturati ha creato due stati di fatto: 1) le maree e le correnti si son mangiate parte della spiaggia di Vaccarella, con grave, se non gravissimo danno all’eco sistema che nei millenni si era instaurato e che aveva plasmato la crescita della città, dal momento in cui si è insediata. Il ritorno economico, escludendo pochi soggetti, è nullo, escludendo i tornaconti dei proprietari del molo (per il quale mi piacerebbe sapere quanto pagano di spazzatura e di occupazione di suolo pubblico, visto il parcheggio abusivo dei ciclomotori dei lavoranti del sito e dei clienti che, strafottendosene del codice stradale, si piazzano a minchia di cane in ogni dove), che ben lontani dal mostrarsi benevoli nei confronti di chi li ospita, si sentono padroni della zona. Ma quella, come sempre è colpa dell’amministrazione comunale che permette certi approcci mafiosi. E, altro regalo di questa “evoluzione” turistica è la perdita, alla fruizione cittadina del porto e del suo molo. Ormai sembra di passeggiare vicino fort Knox, tutto bloccato ed uno sviluppo della topografia cittadina degna dei peggiori porti visti. Capisco lo sviluppo, ma non poter vedere il mare dal porto, è da vergognarsi. Praticamente ci siamo ridotti a vedere il mare, nella zona di levante, solo dietro il muretto della marina, mentre il resto è praticamente precluso per i soliti tornaconti personali. Quanto allo sviluppo del porto ed alle navi da crociera, mi domando come mai ci sia questa corsa affannosa alla spartizione della torta, nascosta dietro una presunta presenza in consiglio. Si sente puzza lontana chilometri di arrivismo politico. Ormai la città è allo sbando e solo chi riesce a sopravvivere tra una scossa e l’altra, trova modo di guadagnare nascondendosi dietro un incarico prettamente politico. Smantelliamo tutte le postazioni dei porticcioli, trasferiamole a 40/50 metri dalla spiaggia e poi liberiamo il porto di attracchi privati che non difendono altro che interessi privati. Dopo di che, quando i cittadini, tutti e non i soliti presunti esperti, si saranno riappropriati del contesto comunale che gli appartiene, per nascita e pagamento tasse, allora e solo allora, potremmo parlare di sviluppi ulteriori del contesto cittadino. Sembra che ci sia un accanimento da parte mia, ma non è così. Si trovano discorsi politici e pseudo tali in ogni dove, e la città affonda nella melma di una politica fatta solo di arrivisti che se ne fottono all’ennesima potenza dei diritti di tutti e si interessano solo dei loro interessi. Una città così è destinata a morire, e forse lo è già. Grazie per l’ospitalità concessa.