VIENE ARCHIVIATA CON UN ENORME SUCCESSO UNA MANIFESTAZIONE CHE FA ONORE ALLA CITTA’ E CHE CERCA DI COLMARE LE VISTOSE LACUNE DI UNA CLASSE POLITICA DA SEMPRE DISATTENTA NEI CONFRONTI DI CHI, NEGLI ANNI, HA LAVORATO CON UMILTA’ E PASSIONE, O HA TENUTO ALTO IL NOME DI MILAZZO IN TUTTI I CAMPI DELLA VITA QUOTIDIANA…
Reportage di Rita Chillemi
PREMIO TERMINAL 2018, io c’ero, ho avuto l’onore di figurare, con sommo stupore, fra i premiati per la critica teatrale, e ho scoperto un mondo che fino a quel momento non avevo conosciuto… Ed allora, spinta dalla voglia di sapere di più, ho saputo che il Premio, legato al periodico Terminal, si realizza dal 2011, in collaborazione con l’Associazione Alunni del Liceo Classico G. B. Impallomeni, del Gruppo TEATRO 71 e dell’Associazione culturale TESEO, viene assegnato ad enti, imprenditori, uomini di cultura che si sono distinti nella loro attività, operando per il bene della propria città e per darle lustro, ma da sempre sono stati dimenticati da chi più e meglio di un giornale locale avrebbe dovuto colmare lacune vistosissime, ed ha un’appendice che da qualche anno premia anche un nome nazionale. Dopo Lando Buzzanca, Annalisa Insardà, la Compagnia Italiana di Operette, quest’anno il premio nazionale è stato assegnato dedicato alla satira di Oreste Lionello.
La cerimonia di premiazione si è tenuta nel piazzale attiguo alla chiesa di S. Rocco, alla presenza della figlia del notissimo attore di teatro e di cabaret Alessia Lionello, la quale, con Santino Smedili, promotore del premio, direttore editoriale di TERMINAL, ha deliziato il pubblico con la sua verve simpatica presentando il libro “Sono morto dalle risate”, una raccolta di passi inediti in cui brilla la comicità della satira umana, puntuale ed elegante di Oreste. I brani letti dalla signora Lionello che ci ha salutati con uno chapeau ereditato dal padre ed un video inedito di uno dei cabaret di Oreste Lionello proiettato, appena sono scese le tenebre hanno reso la cerimonia davvero “speciale” per la carica umana e le continue emozioni che hanno caratterizzato la serata.
I premi sono stati assegnati a MATTEO DI FLAVIA, Solidarietà; JESSICA LA MALFA, Cinema; MARCO FORMICA, Gastronomia; LUCA FORMICA, Giornalismo; SERGIO CHILLE’, Iniziative; ROCCO FOTI, Impegno sociale; MARCO BUEMI, Sport; SARA NASTASI, Sport; ENNIO MAGLIARDITI, Narrativa; GIANLUCA ALIBRANDO, Alta moda; RITA CHILLEMI, Critica teatrale; SALVATORE GITTO, Ambiente; GABRIELE SANDI, Musica; PINELLA ITALIANO, Vigilanza Urbana; CORO DEL SACRO CUORE, Gruppi; SALVATORE SALMERI, Arte dolciaria; BARBARA FLORIDIA, Politica; ROSARIO QUATTROCCHI, Lavoro. Premi speciali alla memoria di ERIKA CUSUMANO, per la medicina; ad IGNAZIO PRINCIPATO, per il lavoro. Alla Carriera a NINO GITTO, per i suoi 50 anni di fotografia; ed infine il PREMIO TERMINAL NAZIONALE alla memoria di ORESTE LIONELLO.
L’importanza del premio era lì, in quei personaggi milazzesi che con semplicità, con onestà, con passione hanno lavorato o lavorano per il bene della propria città, in quei figli e nipoti che continuano l’opera dei genitori con convinzione e con sacrifici, in quelli che con il ricordo tengono vivo un passato di cui si onorano, un passato di uomini illustri della cultura come i fratelli Pellegrino o il prof. Calderone, ricordati assieme ad altri nel libro di Ennio Magliarditi (assente per motivi di salute; per lui il premio è stato ritirato dal professor Filippo Russo, già anche lui insignito negli anni passati), descritti nel loro quadretto casalingo ed umano attraverso aneddoti di coinvolgente simpatia, letti e interpretati magistralmente da Santino Smedili che si è rivelato ottimo organizzatore, conduttore e presentatore del Premio.
I premiati negli altri settori sono passati attraverso una rigida selezione operata dai membri della Commissione di valutazione e tutti approvati all’unanimità: così come in passato era avvenuto per altri premiati, almeno duecento, tra i quali cito per la cronaca Gigi Billè, Chiara Muscianisi, Micio Sibilla, Peppino Isgrò, il vicequestore Peppuccio Crimi, il giornalista Riccardo Orioles, i Magistrati Stefano Messina, Salvatore Picciolo, Francesco Mancuso, i politici Giuseppe Fogliani, Stefano Cartesio, Stefano Doddo, il finanziere Franco Mendolia, la Compagnia dei Carabinieri, la Capitaneria di Porto, il distaccamento dei Vigili del Fuoco, la signora Adele Chiello Tusa, padre Modesto, ed una miriade di nomi, a volte anche inaspettati e sconosciuti, tutti in rappresentanza di una Milazzo viva, dinamica con un cuore che pulsa, che crede nel lavoro, che vuole superare le diatribe e le polemiche che spesso avvelenano gli animi e accecano la “conoscenza”… Una Milazzo che dai contrasti emerge bella e speciale, quale essa è!
Una cerimonia che sin dall’inizio ha indotto i presenti numerosissimi al sorriso, all’azione costruttiva, alla commozione. Passato e presente di Milazzo sono stati vissuti con la consapevolezza che la bellezza di Milazzo non è soltanto nel suo mare, le sue coste, le spiagge, ma è soprattutto in tutti coloro che vivono a Milazzo e, nonostante gli errori, le polemiche, sono qui ancora credere e a fare.
Un vero peccato che a una cerimonia così “milazzese”, ma universale per i valori emersi, non abbia presenziato, in linea con le assenze ingiustificate del passato, alcun rappresentante della classe politica che amministra la città o siede in consiglio, e che il mondo della comunicazione locale, forse per un malinteso senso cavalleresco, continui a passarla sotto clamoroso silenzio. “E’ così fin dal primo anno – ha dichiarato l’organizzatore, al quale hanno fatto eco gli altri componenti della Commissione e delle associazioni che collaborano alla buona riuscita. – Probabilmente hanno capito che in queste manifestazioni non è consentita alcuna “passerella” né è permesso a nessuno di intestarsi meriti che non ha. Passeranno per chiedere al momento opportuno, rientra nel loro modo di fare… ma riceveranno il trattamento che meritano…!”
In conclusione, questo PREMIO TERMINAL sarà ricordato per essere stato il premio del “Sorriso e della commozione” e sono certa che Oreste Lionello, ma anche la dottoressa Erika Cusumano, il cui premio alla memoria, per la sua meravigliosa umanità è stato consegnato al padre dottor Franco Cusumano, abbiano entrambi sorriso e forse gioito per noi e con noi…