Siamo già all’edizione numero 12; ed abbiamo fatto in fretta per recuperare il ritardo accumulato dopo due anni di pandemia. Senza saltare una sola edizione, e per tornare – speriamo – in linea con i programmi che ci eravamo prefissati fin dal 2010.
Nato per dare un riconoscimento ai cittadini milazzesi, alle associazioni, alle aziende o ai gruppi di lavoro che abbiano recato lustro alla città di Milazzo, il PREMIO TERMINAL è un riconoscimento semplice ma al tempo stesso atteso ed ambito da chi si è messo in evidenza nel corso dell’anno o degli anni precedenti nel proprio campo di attività: può essere attribuito a personalità viventi oppure può essere conferito alla memoria, e colma vistose lacune. In certi casi infatti dovrebbe essere la pubblica amministrazione a riconoscere i meriti dei singoli premiati!
Domenica 5 giugno, con inizio alle ore 16, presso la Chiesa di San Rocco a Milazzo, sarà la volta dei vincitori dell’edizione 2022. I loro nominativi sono stati indicati dai lettori del periodico ma anche da semplici cittadini; grazie alle segnalazioni, la commissione valuta e decide, SOLO ALL’UNANIMITA’, se il premio debba essere conferito o meno. Spesso, in caso di parità di più nominativi nello stesso settore, ci sono altri elementi che fanno pendere la bilancia a favore di colui che alla fine sarà premiato; con la consolazione per chi non ha vinto di vedere il proprio nominativo, e magari il premio, l’anno successivo! La commissione fa capo all’associazione alunni del liceo Impallomeni, al periodico Terminal, al Gruppo San Rocco, all’Associazione Statistici, all’ass. Culturale TESEO.
Da qualche anno il premio Terminal non si rivolge solo al nostro territorio: la nascita viene fatta risalire all’edizione 2010 di Milazzo FILM FESTIVAL, quando per premiare l’ironia e la satira di un personaggio che riconoscevano nel periodico, Smedili e Andriolo, fra i fondatori del giornale, fecero irruzione fra i partecipanti alla manifestazione e, spiazzando tutti, allestirono una premiazione estemporanea recuperando microfono e amplificatori, un tavolo ed un fotografo, e consegnarono un’artistica targa con il logo TERMINAL ad uno sbigottito Pippo Franco. Dopo di lui, negli anni successivi, fu la volta di Lando Buzzanca, della Compagnia di Operette con Victor Vitale, di Oreste Lionello.
Non ci sono settori prestabiliti: lavoro, sport, spettacolo, moda, teatro, gastronomia, medicina, arte, narrativa, agricoltura, pittura, poesia, innovazioni, ricerca, scuola…. tutto entra in quell’immenso calderone che nel corso di dodici edizioni ha permesso di riconoscere i meriti di oltre 300 persone. E l’edizione 2022 arricchirà l’albo d’oro del Premio di altri 25 nominativi.
Dopo avere effettuato le cerimonie di premiazione in locali diversi, da qualche anno la chiesa di San Rocco ha rappresentato il luogo ideale, anche se per motivi legati alla pandemia ed all’obbligo di distanziamento sono state indicate due date distinte. E consapevoli di non dover dipendere dalla disponibilità di altri, per la consegna del PREMIO TERMINAL 2022 è stata fissata la data del 5 giugno, domenica prossima, con inizio alle ore 16. Ma solo un primo gruppo, al quale si uniranno alcuni premiati dell’edizione 2021, impossibilitati a presenziari quando è stato il loro turno! La seconda “chiamata” è stata fissata per agosto, in concomitanza con i festeggiamenti in onore del Santo.
Ecco l’elenco:
FILIPPO CALDERONE Gastronomia.
ANTONIO FIORENTINO, Fotografia.
ROSTICCERIA SIMPATY Solidarietà.
PROF. GIOVANNI SCIBILIA, Medicina.
OFFICINA VITALE Lavoro.
NETTUNIA, Antincendio e Ambiente.
LUIGI CORDOVA, Musica.
SALVATORE ITALIANO Giornalismo.
TROPICAL BAR, artigianato dolciario.
FRANCESCO SIDOTI, Magistratura.
GIOVANNI VACCARINO, Assicurazioni.
SALVATORE PRINCIPATO alla memoria.
ALESSANDRO RICHETTI alla memoria.
DOTT. CARMELO FORMICA alla memoria.
EDIZIONE 2021
FILIPPO ASSENZIO atletica leggera al merito.
MARIELLA AMATO pallavolo al merito.
GIOVANNI CAPPELLANO Lavoro e commercio.
TARANTO NAVIGAZIONE Imprenditoria AL MERITO.
TIPOGRAFIA L’ARTIGIANA Fratelli GABBATHA Artigianato.
RAG. CICCINO ISGRO’ alla memoria.
Vogliamo concludere, dando l’appuntamento a domenica 5 giugno, alle ore 16, presso la chiesa di San Rocco a Milazzo, con una riflessione della prof.ssa RITA CHILLEMI, la quale, premiata a sua volta per la critica teatrale, ha voluto esprimere i suoi sentimenti
“… L’importanza del premio era lì, in quei personaggi milazzesi che con semplicità, con onestà, con passione hanno lavorato o lavorano per il bene della propria città, in quei figli e nipoti che continuano l’opera dei genitori con convinzione e con sacrifici, in quelli che con il ricordo tengono vivo un passato di cui si onorano, un passato di uomini illustri della cultura come i fratelli Pellegrino o il prof. Calderone, ricordati assieme ad altri nel libro di Ennio Magliarditi (assente per motivi di salute; per lui il premio è stato ritirato dal professor Filippo Russo, già anche lui insignito negli anni passati), descritti nel loro quadretto casalingo ed umano attraverso aneddoti di coinvolgente simpatia, letti e interpretati magistralmente da Santino Smedili che si è rivelato ottimo organizzatore, conduttore e presentatore del Premio. I premiati negli altri settori sono passati attraverso una rigida selezione operata dai membri della Commissione di valutazione e tutti approvati all’unanimità: così come in passato era avvenuto per altri premiati, almeno duecento, tra i quali cito per la cronaca Gigi Billè, Chiara Muscianisi, Micio Sibilla, Peppino Isgrò, il vicequestore Peppuccio Crimi, il giornalista Riccardo Orioles, i Magistrati Stefano Messina, Salvatore Picciolo, Francesco Mancuso, i politici Giuseppe Fogliani, Stefano Cartesio, Stefano Doddo, il finanziere Franco Mendolia, la Compagnia dei Carabinieri, la Capitaneria di Porto, il distaccamento dei Vigili del Fuoco, la signora Adele Chiello Tusa, padre Modesto, ed una miriade di nomi, a volte anche inaspettati e sconosciuti, tutti in rappresentanza di una Milazzo viva, dinamica con un cuore che pulsa, che crede nel lavoro, che vuole superare le diatribe e le polemiche che spesso avvelenano gli animi e accecano la “conoscenza”… Una Milazzo che dai contrasti emerge bella e speciale, quale essa è! Una cerimonia che sin dall’inizio ha indotto i presenti numerosissimi al sorriso, all’azione costruttiva, alla commozione. Passato e presente di Milazzo sono stati vissuti con la consapevolezza che la bellezza di Milazzo non è soltanto nel suo mare, le sue coste, le spiagge, ma è soprattutto in tutti coloro che vivono a Milazzo e, nonostante gli errori, le polemiche, sono qui ancora credere e a fare….”
Il PREMIO TERMINAL continua. La città di Milazzo ha bisogno di crescere credendo in se stessa. Guai a fermarsi! Guai ad indietreggiare! Guai a concedersi delle battute di arresto.
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