LA PARTENZA IMPROVVISA DI UN AMICO CHE HA LASCIATO UNA TESTIMONIANZA PREZIOSA FATTA DI BONTA’, AFFETTI, SANI PRINCIPI…
In un messaggio che ho inviato stamattina, giorno di Natale, a tantissimi amici, c’era scritto questo: “Oggi è Natale, la festa che tutti aspettiamo. È il giorno in cui a tavola vorremmo avere tutti, ma con il passare degli anni ci accorgiamo che dobbiamo accontentarci dei ricordi. Con rimpianto, con nostalgia, con qualche lacrima, è vero. Ma tutto serve a rendere unica e preziosa la festa più bella dell’anno. Viviamola come fosse ieri…tanto tempo fa. Diamo a chi è con noi il segno della continuità. Ma senza dimenticare chi torna, da 2000 anni a questa parte, per regalare al mondo la speranza e la pace. BUON NATALE a tutti e alle vostre famiglie, amici miei.“. Man mano che scrivevo, e man mano che cliccavo il nome dell’amico al quale inviavo il messaggio, mi passavano per la mente tanti amici che in questo giorno speciale non sono più con i loro cari… Uno di questi si chiama come me, Santino. Era uno di quei ragazzi di San Francesco che noi, ancora bambini con il grembiulino o i pantaloncini corti, lasciati liberi dai nostri genitori di correre su e giù per la strada, guardavamo con ammirazione perchè… era più grande di noi. Con i suoi coetanei formava un gruppo a parte, ma in quegli anni, dal più piccolo al più grande, avevamo tutti la stessa età; e l’amicizia nata proprio tanto tempo fa si è conservata intatta man mano che noi crescevamo…
Santino Russo non era a tavola con i suoi in questo giorno speciale. Iddio lo ha voluto con sè, il 27 novembre… L’abbiamo saputo qualche giorno dopo, casualmente. Milazzo non è più quella piccola cittadina nella quale niente passava inosservato; spesso non si conoscono nemmeno le improvvise partenze… e si rimane attoniti quando un amico è andato via, e non si è riusciti a salutarlo.
Così è accaduto per Santino Russo, amico leale, onesto lavoratore e buon padre di famiglia. Mai uno screzio, mai un dissapore, mai una contrarietà… Santino Russo era rimasto quel ragazzo di San Francesco che noi bambini ammiravamo perchè era più grande e più saggio… Oggi, giorno di Natale, a casa sua c’era una sedia vuota a capotavola… l’atmosfera non era quella di ogni anno, del giorno di festa. Ma quel messaggio che stamattina ho voluto inviare a tanti amici richiamava alla continuità, al passaggio ideale di un testimone a chi avrà, un giorno, il compito di trasmettere valori sani acquisiti da chi quel testimone lo aveva ereditato da altri… Santino era un puro, un uomo giusto. E nel suo nome si muove chi da lui ha ricevuto sani principi e solide basi… Ciao, Santino, oggi ti è stato possibile vedere da vicino quel Bambino che è nato, due millenni fa, nella grotta di Betlemme…