UNA NOTIZIA CHE NON E’ PASSATA INOSSERVATA, SCATENANDO ANCHE COMMENTI PIU’ DISPARATI. TERMINAL SCOPERCHIA UN PENTOLONE E DENUNCIA LE FALLE NEL SERVIZIO SANITARIO…
Una lite: la notizia che ci voleva per accendere i riflettori su un servizio che all’Ospedale di Milazzo è carente. Ma non solo a Milazzo, profondo Sud. Al Nord succede di peggio, e ne abbiamo avuto le prove, proprio in questi giorni! Insomma, è la sanità di tutta la penisola ad essere malata. Abbiamo voluto dare spazio al messaggio mandato da un cittadino, in attesa al Pronto Soccorso del nostro ospedale, con cui si denunciava quel che sapevamo e avevamo già denunciato anni fa: i codici, le attese, le scelte, le priorità, l’esasperazione di chi, con il figlio o con la madre anziana, non sa a che santo votarsi, ed è costretto ad aspettare ore, ore ed ore. Certamente per qualcuno si fa un uso improprio del Pronto Soccorso, ma costui dimentica che il cittadino paga le tasse, e quelle sulla salute non sono certo secondarie. Quindi pretende servizi che non esistono. O, se esistono, non soddisfano! Se poi tutti fossimo medici, e sapessimo valutare (magari meglio dei medici ai quali affidiamo la nostra vita…) quel che accade a noi stessi o alle persone della nostra famiglia, anche un principio d’infarto addominale scambiato per un banale mal di pancia, non avremmo bisogno di attendere per ore, per giorni, per settimane! E di essere sottoposti ad accertamenti ed analisi, o, peggio ancora, essere inviati da luminari che ricevono solo se non chiedi la ricevuta fiscale! La redazione di TERMINAL ha voluto scoperchiare un calderone, proprio con un articolo banale: un’attesa al pronto soccorso. La lite è un fatto secondario: è il malessere del cittadino che teme per la propria salute, per quella di un congiunto, e si affida disperatamente a chi non è in grado di compiere un miracolo, ma solo di fare il proprio lavoro! Daremo spazio ai nostri medici della Redazione, per saperne di più, ma anche a coloro che hanno qualcosa da raccontare, denunciando o assolvendo poco importa. Sappiamo solo che in una città come Milazzo le scelte vengono fatte sulla pelle dei cittadini. Soppressioni di reparti, accorpamenti, trasferimenti sono il segnale inquietante di una sanità che non ha bisogno di scelte politiche, attente solo a far quadrare i bilanci in rosso o di chiudere le stalle dopo che i buoi sono scappati! Mentre le persone muoiono per tumore, e sono sempre più numerose, non esiste un reparto ONCOLOGIA nè un REGISTRO TUMORI. Esiste solo la speranza di trovare qualcuno, lontano dalla nostra città, che possa dare un aiuto… E allora le attese saranno più lunghe di quelle dietro la porta del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Milazzo…
Al PS non si va per le cazzate, punto. Una febbre alta in una bambina, senza alcun sintomo d’allarme (alt. stato di coscienza, stato soporoso, rigidità nucale, convulsioni febbrili) è una cosa che può gestire il medico di base. E in realtà anche nel caso di convulsione singola è facilmente gestibile la cosa. Non è emergenza. L’infarto addominale sì, ma confondere un mal di pancia con un infarto addominale le assicuro che è davvero difficile. Mi sa che voi di terminal non capite che il problema di base sta nell’uso scorretto e reiterato del PS per i cosiddetti “codici bianchi”, cioè quelli non da PS.