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A PROPOSITO, AVETE NOTIZIE DELL’AEROPORTO?

DOPO I FUOCHI D’ARTIFICIO, TUTTO TACE! POSSIBILE CHE SI STIA LAVORANDO PER REALIZZARE UN’OPERA MASTODONTICA SENZA CHE NESSUNO SAPPIA NULLA? O QUANTO PRIMA ARRIVERA’ UN ALTRO POLITICO A GETTARE FUMO NEGLI OCCHI AI CITTADINI?…

Scrivo per sottoporvi alcune osservazioni circa il progetto per un aeroporto nella Valle del Mela. Stando a quel che ho letto, la società Panchavaktra é un colosso da 16 mila dipendenti che potrebbe investire su questo progetto 1 miliardo in 5 anni. Ma la Panchavaktra ha veramente queste possibilità? Perchè, stando sempre a quel che ho letto, i deputati Zafarana, Villarosa e D’Uva fanno riferimento a “Totòtruffa ’62”. Purtroppo trovare informazioni su questa società é molto difficile. Vero è che la Panchavaktra si compone di 5 ditte consorelle, ma casualmente tutte hanno lo stesso numero di telefono, lo stesso numero di fax, persino lo stesso indirizzo: l’ottavo livello della torre B del complesso Paras Twin Tower di Gurgaon (è già tanto che non si siano scomodate LE JENE per andarle a cercare o Staffelli per consegnare l’ennesimo Tapiro d’oro…).  

L’unica ad avere anche l’indirizzo di una sede operativa è la Panchavaktra Trading Limited, la quale commercializza abbigliamento, e nelle sue immagini pubblicitarie mostra delle scritte in tedesco. Ho persino trovato sul Linkedin tedesco un account del Signor Panchavaktra, nella sua qualità di “Stellvertretender Vorsitzender” (Vice Presidente?) dell’azienda! https://de.linkedin.com/in/mahesh-panchavaktra-bba71050. 

Ma la pista tedesca pare arrestarsi qui. Nella stampa tedesca (Bild, Süddeutsche Zeitung, Frankfurter Allgemeine e su Welt) pare non trovarsi traccia della Panchavaktra. Ho tentato anche sul quotidiano economico finanziario Handelsblatt e suo giornali della zona di Monaco, ma anche in questo caso non ho trovato nulla. Su un giornale locale ho invece letto che la Panchavaktra  ha investito in India 1 miliardo di dollari, cosa ignota ai giornali indiani, per i quali probabilmente un miliardo di dollari saranno … noccioline se non ne parlano! Ma nemmeno la stampa indiana (Times of India, Mumbay Mirror, India Today, Indian Express, Mid-Day, The Indu) sembra conoscere questa azienda venuta qui per regalare miliardi!

Ho supposto persino che un’azienda che si cimenta nella realizzazione di un progetto tanto costoso (parliamo di un aeroporto intercontinentale, non certo di un monolocale…) possa essere quotata in borsa. E così ho consultato i siti delle borse di Mumbay, Berlino e Hong Kong. Anche in questo caso non ho trovato nulla. In effetti su http://ecorpinfo.com/company/PANCHAVAKTRA-HOLDINGS-PRIVATE-LIMITED/U67120HR2013PTC049888 la ditta risulta come non quotata in borsa. Questo ovviamente porta a domandarsi come si finanzierà il progetto? E come si possa prendere sul serio anche la successiva richiesta di acquistare Villa Vaccarino, di sponsorizzare la squadra del Milazzo nel prossimo campionato, e di vendere ai concorrenti dell’ex Congo Belga la fontana del Cartesio (visto che quella di Trevi l’aveva già venduta Totò!).

Addentrandomi nella ricerca sono venute fuori tre interessanti pagine internet. La prima;  http://www.htsyndication.com/htsportal/article/Panchavaktra-Power-Ltd,-state-government-ink-MoU/11820807?request_locale=hn , cita un articolo dell’Hindustan Times a proposito di un accordo tra la Panchavaktra Power ed il governo dello stato indiano. Quando sono andato a verificare la fonte citata, ovvero quando ho cercato l’articolo dell’Hindustan Times, non l’ho trovato [http://www.hindustantimes.com/india/it-ain-t-over-till-the-fat-lady-sings/story-AbFBZls9thI4CNDuiIzZ8L.html].

Mi sono stancato di cercare, di leggere, di non trovare, di dovere rincorrere notizie e precedenti di questo colosso sbarcato (è il caso di dirlo…) dove si ritiene che le orecchie siano CALATE e si possa far credere tutto quel che passa per la testa. E per di più ci sono anche quelli che abboccano!  Ed allora ritengo che sia giunta l’ora di dare delle risposte a delle domande! Vi chiedo di verificare tutto quel che ho scritto e vi chiedo di scrivere alla Camera di Commercio Italo-indiana, al Consolato italiano di Delhi, all’Ufficio affari commerciali dell’Ambasciata indiana di Roma, al Ministero delle infrastrutture indiano, ai vostri colleghi della stampa indiana il tutto al fine di chiarire ogni aspetto di questa storia. Vi ringrazio per l’attenzione e vi auguro buon lavoro.

Lettera firmata

Commenti

3 commenti

  1. poniamoci domande serie e non facciamoci prendere per il....

    Senza bisogno di “sfruguliare tanto”, in Italia con 1 milardo in cinque anni, non si asfalta nemmeno 1 Km di strada e non si chiudono neanche le buche di una città piccola come la nostra; figurarsi realizzare un aeroporto! Detto ciò,qualche tempo fa,quando uscì la notizia che sembra più una sceneggiata carnevalesca,risi veramente di cuore,anche se amaramente potei constatare, se mai ce ne fosse stato il bisogno, della pochezza di chi ci amministra e che facilmente cade preda del primo indiano che fa l’indiano, che mangiando a sbafo di qua e di là,come vispa Teresa, costruisce aeroporti e servizi da Caronia a Villafranca alla velocità della luce.Vero è che l’India sembra una nazione emergente ,ma come dicevano le nostre nonne: “Ci voli u ventu ‘nchiesa,ma no astutari i candili”!

  2. carnevale ma non troppo

    P.S. :questa sera mi trovavo casualmente a Calderà,ed altrettanto casualmente,prima che la pioggia bloccasse il carnevale,ho potuto vedere sfilare un carro allegorico raffigurante un aereo della nuova compagnia “Air India”, con a bordo,oltre al pilota, l’indiano proprietario benefattore e due vecchietti con la fascia tricolore da sindaco,che allegramente ballavano al suono di una colonna sonora sul tema del padrino ed altri canti allusivi….A questo punto la domanda mi sorge spontanea: che i nostri vicini barcellonesi abbiano sentito la “puzza di bufala” ed abbiano satireggiato sul tema ? Hai visto mai che sono più intelligenti di qualche nostro amministratore che si è fatto incantare dal canto delle sirene e dal tintinnio dei soldini facili? Ai posteri l’ardua sentenza!

  3. Tempo fa, un mese circa, ho avuto una accesa discussione con amici, camminando in città. Tutti erano euforici per l’arrivo del messia indiano. “ci risolleverà l’economia”….”i nostri figli finalmente non partiranno più”….una serie di frasi fatte e cariche di speranza cieca, che mi ha preoccupato. Probabilmente il mio lavoro, costringendomi a viaggiare tanto, a volte troppo, mi ha reso meno permeabile a certi entusiasmi ed euforie. Tanto che alla mia domanda:”ma voi conoscete questo signore, o basta, come pubblicità diceva, la parola?”
    Non lo avessi mai detto…son stato seppellito da improperi, e altro. Da traditore a peggio. Come se avessi deciso, o avuto potere decisionale, sul progetto. Ed ecco il vulnus del discorso. Questo progetto esiste solo in parte. Non esiste studio sull’impatto ambientale, non esiste nulla che possa certificare la realizzabilità del tutto. Possibile che a Milazzo, Sicilia, nel 2017, siam così assetati di speranza da berci l’acqua di fogna, pensando che sia minerale? Possibile che esista una così piccola e ristretta forma di allontanamento dalla realtà, che qualunque cosa venga promessa, sia immediatamente credibile?
    Ho preso il cellulare, ed ho trovato una serie di promesse mai mantenute, dal magnate indiano. L’aeroporto sembra essere il suo cavallo vincente. Era lo stesso imprenditore che aveva intenzione di comprare la Windjet, compagnia aerea catanese…poi fallita. E, come spiega la lettera, reali tracce di solvibilità e riferimenti seri, non se ne trovano. Non ci crederete, anzi forse si, ma son passato per quello “cattivo” quello che blocca il futuro di un territorio, e manda via i nostri figli migliori (sottintendendo che a Milazzo resta il peggio). Il problema dei milazzesi è quello di volere affrontare la realtà?
    Come mai esiste una sorta di blocco nel cercare di capire ed ammettere che le cose possono essere scoperte o comunque, capite meglio?
    ” ma se lo hanno incontrato anche alla regione e assessori vari”…..obbiezione giustissima, se non fosse che il consiglio regionale è tutto, meno che credibile. Considerare Crocetta un personaggio credibile è realmente da creduloni, per non dire peggio. Se gli ultimi presidenti della regione son stati accostati alla mafia, alcuni anche condannati, Crocetta, nel suo piccolo, è riuscito a fare peggio; per altri versi. E la sua sete di notorietà è talmente alta da promettere qualunque cosa, pur di non contrastare i veri poteri forti e tenere a bada noi, il popolino. Quindi, cari milazzesi. Prima di farsi prendere dalla voglia di credere, anche alle minchiate conclamate, abbiate il coraggio di domandarvi mille cose e soprattutto, abbiate la forza e coraggio, di fare ricerche. Lamentarsi dopo settimane o mesi, delle mancate promesse è tanto grave quanto non aver cercato di capire se le promesse fossero fattibili.
    Due domande, tanto per rimanere in argomento. Vi siete mai domandati che quantità di terreni espropriati occorrono? Se l’aeroporto nasce per lo sviluppo e la promozione delle primizie e produzioni locali (vivaistica in primis), espropriando tutti i terreni nei quali la maggior parte delle attività coinvolte lavorano e producono, mi spiegate come si farebbe? Ultima domanda: i collegamenti e la sicurezza con la zona industriale, come risolviamo il problema? Ci sarebbero altre domande, ma le evito per non fare venir mal di testa a chi solitamente, non ama pensare. Saluti

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