Come Messina, le luci di bar e ristoranti hanno squarciato ieri sera, nel buio delle città deserte, il malcontento degli operatori del settore anche nei locali di Milazzo e Barcellona P.G.
Ma è stata solo una “fiammata”, durata quindici minuti: una protesta civile e silenziosa di tanti titolari e gestori di locali in provincia costretti all’inattività per effetto della pandemia e delle restrizioni contenute in decreti e ordinanze.
Ieri sera un flash mob del settore, che rappresentava uno dei cuori pulsanti dell’economia mamertina e del Longano, ha alzato in alcuni ristoranti bandiera bianca, sollevando le saracinesche e accendendo le insegne per ricordare a tutti che ci sono tante piccole e medie aziende che hanno visto andare in fumo i sacrifici di anni e anni, centinaia di dipendenti che hanno perso il lavoro. Ed i titolari di Milazzo e Barcellona P.G. si sono uniti virtualmente così agli altri colleghi messinesi, al fine di sensibilizzare il governo Conte a modificare subito le previsioni contenute nell’imminente Dpcm che entrerà in vigore il prossimo 4 maggio. Rimanere chiusi fino a giugno significa decretare il fallimento di un intero comparto.
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