QUANDO LA SEGNALETICA NON SI AGGIORNA. E COSI’ NELLA STAZIONE VECCHIA ARRIVANO I TRENI!

Via Acqueviole  Milazzo, all’altezza del parco auto-usate ex Ford, un cartello stradale, che indica “direzioni” varie, lascia ancora oggi qualche perplessità. Fornisce, infatti, le seguenti informazioni

• sulla parte destra (con freccia “prosegui diritto”) indica Ospedale – Autostrada – SS113 Messina-Palermo;

• sulla parte sinistra (con freccia “svolta a sinistra”) indica Centro – Stazione – Porto – Traghetti.

Fin qui, AMARAMENTE, nulla di diverso da quanto scrivemmo il 13 settembre del 2015: infatti tutto è rimasto immutato e nessuno ha mosso un “chiodo” nonostante  i quasi nove anni trascorsi.

Oggi troviamo (sempre più malmesso – ma non è colpa sua) lo stesso tabellone che, ovviamente, continua a fornire indicazioni errate.

E non basta! Sembrerebbe un “repetita iuvant” poiché  – come allora – lungo la Via Tindaro La Rosa (così indicata sulle mappe), quasi giungendo al primo ingresso per il Porto, un ulteriore tabellone (sempre lo stesso del 2015) conferma la direzione da prendere per la Stazione ferroviaria. Come dire – scimmiottando il dialetto napoletano “vada sempre dritto, dottò” !

A questo punto la conclusione è ovvia: come nel settembre del 2015 stiamo tornando verso il punto di partenza passando per Piazza Marconi laddove “C’ERA UNA VOLTA…ORA NON C’E’ PIU”!

E già, non esiste più quella Stazione Ferroviaria e non esiste più la Piazza Marconi se non nei ricordi dei Milazzesi.

Sempre al proposito della segnaletica, qualche buontempone potrebbe opinare “Ma, qual è il problema?”

Presto detto: 1) La segnaletica appena indicata non è più rispondente alla realtà di oggi; 2) Non è stata aggiornata perché nonostante le sollecitazioni nessuno se ne è mai accorto….oppure (?!)

E’ il caso di dire (ovviamente al buontempone di cui sopra) che il Codice della strada è perentorio. Quanto alla efficienza della segnaletica stradale e se, per i cittadini milazzesi il problema è relativo (ma fino ad un certo punto) per i forestieri?

– Si arrangino, “cù iavi lingua va a Roma” , oppure “si ‘ccattunu ‘u navigaturi satellitari”.

Invece no! Non è così che funziona! Anche la segnaletica, fra le tantissime altre cose, è sintomatica di accoglienza oltre che di sicurezza, e se è vero che “il buongiorno si vede dal mattino”, siatene certi, possono divulgarsi informative e referenze non lusinghiere nei confronti della nostra Città che merita ben altro.

Cosa possiamo aspettarci da questo vuoto? Cos’altro se non quello che abbiamo oggi; il mordi e fuggi e… via. A non rivederci!

A nessuno è consentito e non è ammissibile lasciare che tutto vada alla malora. Nulla si è modificato da quando il 13 SET 2015 scrivemmo proprio a tal proposito; tutto è rimasto fermo perché nessuno ha fatto suo il messaggio lanciato dalle pagine di Terminal a suo tempo.

La segnaletica – invece – deve essere una cosa viva che si sposta, che si evolve, che si cambia tutte le volte che è necessario, per poi rivoltarla ancora, fino ad essere sicuri (ma davvero) di NON AVER DIMENTICATO DI INSTALLARE CARTELLI IMPORTANTISSIMI e fatto tutto ciò che il Codice della Strada prevede, rammentando – soprattutto – che i suggerimenti della “plebe” devono essere presi in considerazione tranne a dimostrarne la infondatezza. Non possono esistere situazioni come quella descritta che è sinonimo di pressappochismo, di cecità assurda perché inammissibile, da parte di chi ha compiti di vitale importanza.

Il Codice della Strada si spinge fino ad affermare in modo inequivocabile che la segnaletica deve essere costantemente ma-nu-te-nu-ta; costantemente ag-gior-na-ta e quando necessario: Attenzione per tutti !!!!  – LA – VA – TA.     

Si, proprio così: LAVATA!

Comunque, resteranno “Bei  frasi”….se tutto ciò dovesse servire soltanto a stimolare qualche sorrisetto sarcastico piuttosto che un battersi il petto guardando a nuovi propositi.