UN COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO DELL’ASS. DIREZIONE MILAZZO E COMITATO COMMERCIANTI MILAZZO.
L’associazione Direzione Milazzo e il Comitato Commercianti Milazzo, rappresentati rispettivamente da Ciccio Di Giovanni e Fabio Milici, propongono una petizione chiedendo all’amministrazione di adottare una serie di misure volte a migliorare le condizioni viarie nel centro storico di Milazzo. In particolare l’oggetto della petizione riguarda: l’eliminazione dei parcheggi al centro della carreggiata di via Lungomare Garibaldi con il conseguente ripristino delle condizioni preesistenti; l’inversione del senso di marcia della via Cumbo Borgia; la tempestiva riattivazione del servizio di sosta a pagamento, con la previsione di tariffe diversificate per zona; l’istituzione di aree di parcheggio esterne al centro urbano, e precisamente nelle zone del Lungomare di Ponente e Levante, supportate da apposito servizio di trasporto pubblico. Sarà possibile firmare la petizione, oltre che nella maggior parte delle attività commerciali del centro cittadino, anche Sabato 27.02.2016 dalle ore 16,00 alle 20,00 in via Giacomo Medici dove verrà allestito un banchetto dedicato alla raccolte delle firme.
COMMENTO – Giusto che qualcosa si muova, ma le richieste rischiano di diventare molte. L’ultima, per esempio, rappresenta una innovazione, e non può trovare applicazione immediata. Sarebbe consigliabile raccogliere le firme solo per la prima, ed eventualmente attivarsi per essere propositivi, anche a distanza di qualche giorno. Insomma, non chiudere “bottega” dopo la prima esperienza!
E se poi i negozianti pensassero anche di lasciare le macchine in sosta, pagando come tutti i mortali milazzesi, o si riservassero, sempre pagando una tassa al comune, per le auto dei loro dipendenti o le loro, sarebbe una prova di civiltà in più. Quante volte si vedono dipendenti dei locali o degli uffici che parcheggiano la mattina e ogni tanto li vedi uscire per spostare il disco orario o sostituire il bigliettino del torno subito aggiornando l’ora? Se facessimo una verifica delle auto parcheggiate sul lungomare, quante ne troveremmo di impiegati e negozianti del posto? E quanti di chi vorrebbe magari parcheggiare in Marina per una passeggiata, un salto in qualche negozio e che magari rinuncia perché non trova posto? Qui probabilmente si confonde il proprio tornaconto spacciandolo per servizio “sociale”. In percentuale la prima parte è maggiore.