STRISCIONI CONTRO LA RAFFINERIA A MILAZZO E AD ARCHI.
“Ram: nesci i soddi” e “Salute e Lavoro”: il messaggio è coinciso e forte ed è apparso sui muri di Milazzo e ad Archi. Autori degli striscioni? Probabilmente enti ambientalisti che chiedono investimenti per la salute e la sicurezza del lavoro. Gli striscioni sono stati esposti in punti strategici e ben visibili: uno in via Madonna del Boschetto di contrada Parco, dove insiste la Raffineria, un altro ad Archi, un altro ancora sul muro del tiro a segno lungo la riviera di Ponente.
Proprio recentemente erano scesi in piazza, dopo quaranta anni, per protestare, i dipendenti dell’indotto insieme ai Sindacati, in agitazione dopo i limiti alle emissioni imposti dal nuovo Piano regionale per la qualità dell’aria. Il nodo è rappresentato dai nuovi parametri per le emissioni fissati dal Governo Regionale che prevede un nuovo riesame dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), rilasciata qualche mese fa e valida sino al 2030. Secondo l’asssociazione Adasc, il Coordinamento ambientale Milazzo-Valle del Mela, il Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela e il Movimento No inceneritori-Valle del Mela, i limiti previsti dal Piano sono quelli più avanzati individuati in uno specifico documento della Comunità Europea (le “BAT Conclusions”) sulle migliori tecnologie disponibili.
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