IN UN COMUNICATO STAMPA, I CONSIGLIERI COMUNALI SIMONE MAGISTRI E MASSIMO BAGLI CONTESTANO LA DECISIONE ASSUNTA CHE NON AIUTA I CITTADINI E LE ATTIVITA’ COMMERCIALI E CONTRASTA CON IL REGOLAMENTO GENERALE DELLE ENTRATE.
OGGETTO: proposta di delibera relativa alla rateizzazione dei canoni idrici da parte degli utenti morosi.
Relativamente alla proposta di delibera, a firma del Sindaco, portata nei giorni scorsi all’attenzione dell’aula consiliare, unitamente ad un maxi emendamento di modifica proposto dalla maggioranza consiliare, si rileva quanto segue:
“Come sottolineato in aula, la proposta di delibera sulla rateizzazione dei canoni idrici da parte degli utenti morosi, a dispetto di quanto annunciato dall’Amministrazione comunale, non viene in alcun modo incontro alle esigenze dicittadini ed attività commerciali, specie in un momento di grave crisi economica come quello attuale, rendendo quanto meno complesso l’accesso al beneficio ed in taluni casi escludendolo del tutto.
La delibera proposta dal Sindaco, infatti, limita la possibilità di ricorrere alla rateizzazione ai soli utenti in stato di morosità alla data di approvazione della stessa, con conseguente esclusione di tutti quegli utenti che in futuro si dovessero trovare in stato di morosità. Viene introdotta dunque una previsione, tipica più di un condono, che riduce fortemente la platea dei possibili beneficiari della rateizzazione, ponendosi in contrasto con il vigente regolamento generale delle entrate e determinando un’inspiegabile disparità di trattamento tra morosità pregresse e morosità future.
Per questi motivi era stato proposto dal Gruppo consiliare “Fai partire il cambiamento” un emendamento volto all’eliminazione di tale stortura che tuttavia la maggioranza consiliare con motivazioni faziose ha ritenuto di bocciare.
Analoghe considerazioni negative valgono anche per il maxi-emendamento proposto dalla maggioranza consiliare che introduce l’obbligatorietà, per le utenze intestate a società con un debito nei confronti dell’ente superiore ai 3000,00 Euro, di una fidejussione bancaria o assicurativa a prima presentazione sulla base della quale il Comune potrà richiedere al garante il pagamento anche immediato delle somme in rateazione, senza la possibilità per l’istituto garante di muovere contestazione alcuna.
Con il suddetto emendamento viene altresì irragionevolmente esteso il periodo di validità della fidejussione alla durata della rateizzazione aumentata di tre mesi, mettendo ancor più in difficoltà i contribuenti che intendono rateizzare.
Come rilevato in aula consiliare, ci si trova dunque di fronte ad una previsione abnorme, non richiesta neppure da Agenzia delle Entrate e Riscossione Sicilia per le relative rateizzazioni, che renderà senz’altro complesso il rilascio di tal tipo di garanzia, limitando fortemente la possibilità di accesso al beneficio.
A ciò va aggiunto che la bocciatura da parte della stessa maggioranza consiliare del sub-emendamento proposto dai consiglieri del gruppo del PDR che elevava a 6000,00 Euro l’entità delle spettanze per cui è necessaria la fidejussione, rende ad oggi la previsione regolamentare in contrasto con il regolamento generale delle entrate, rischiando di ingenerare seri problemi di coordinamento tra i due regolamenti e determinando una situazione di confusione in primis per gli utenti.
Per questi motivi riteniamo quindi quanto mai opportuno, nell’interesse dell’Ente e di tutti gli utenti, il ritiro da parte del Sindaco della suddetta proposta di delibera, contraddittoria e confusionaria, e l’avvio di un dialogo esteso a tutte le forze consiliari che in tempi strettissimi porti alla definizione di una disciplina delle rateizzazione dei canoni idrici da parte degli utenti morosi, tale da agevolare, specie in un momento di grave crisi economica quale quello attuale, il ricorso al beneficio”.
Milazzo,04/03/2017
I Consiglieri Comunali Simone Magistri e Massimo Bagli