UN GIORNALISTA, UN UOMO, UN AMICO…
Beppe Alfano… una vita stroncata quell’8 gennaio del 1993, sotto casa sua, a Barcellona. Lo conoscevo dagli anni dell’Università, e abbiamo cominciato a frequentarci più assiduamente quando lo ritrovai a Milazzo, negli studi di Radio Mediterraneo, dove tutti e due trasmettevamo. Mi “prestò” la voce per realizzare la sigla di una mia trasmissione radiofonica, naturalmente sulla storia degli anni 60. A Milazzo gestì anche un pub, in via Nino Ryolo, e proprio allora lo convinsi, per la sua idea politica, a candidarsi nelle liste del MSI DN, nelle comunali del 1985. Non fu eletto, raggranellò soltanto 54 voti, che per lui furono un successo, poiché si muoveva al di fuori del partito, da uomo libero da schemi e da condizionamenti, che non accettava. Già in quegli anni aveva la passione del giornalismo, che rivolge soprattutto verso uomini d’affari, mafiosi latitanti, politici e amministratori locali e massoneria. Sicuramente un personaggio scomodo, che venne messo a tacere nel più tradizionale dei modi: la morte! TERMINAL lo ricorda oggi, a ventotto anni da quel tragico giorno in cui una mano omicida pose fine alla sua vita. Ciao, Beppe…
(nella foto, da sinistra, Beppe Alfano, Maurizio Catanzaro, Giovanni Davoli, Michele Alessandro, Nino Pellegrino, Giorgio Almirante. Seminascosto, fra Davoli e Catanzaro, Peppino Orioles. La foto fu scattata all’Alibar a Milazzo, in occasione di un’improvvisa venuta dell’on. Almirante)
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