A Milazzo tutti conoscevano TANINO MAISANO. Anche se molti non sapevano il nome, non passava inosservato quell’uomo con la sua sedia a motore, che nonostante il terribile incidente che lo aveva colpito anni fa, non si era rassegnato. Indomabile, riusciva ad organizzare le sue giornate, e partecipava agli incontri con gli amici, che nell’apprendere la notizia mi hanno espresso la loro commozione, il loro dolore.
Aveva 82 anni Tanino Maisano, marito di Rita Composto, nata e cresciuta a San Francesco; papà di Sara e di Stefano. Faceva parte di una generazione che pian piano si sta avviando all’ultima meta, lasciando questa nostra città, dopo aver seminato valori e principi morali indiscutibili, per raccogliere lassù i frutti di un lungo lavoro fatto di sentimenti e di affetti.
Ci colpiscono, nel suo necrologio, oltre all’annuncio della moglie, dei figli, dei congiunti, anche quello degli “adorati nipoti”, come vengono definiti. Tanino Maisano aveva continuato a riversare il suo affetto senza farlo mancare a moglie e figli, ma dedicandosi, accrescendolo e moltiplicandolo, ai quei ragazzi che non hanno più il loro nonno: Francesco, Antonietta, Maila, Gaetano, quest’ultimo, di 28 anni, con il suo nome! Nipoti già adulti, che Tanino amava più della sua vita, e per i quali gioiva, fremeva, si preoccupava come fanno tutti i nonni per i nipoti, paradossalmente piuttosto che per i figli.
Avevo un saluto particolare per Tanino Maisano, che non ho avuto la possibilità di dargli: quello del cugino lontano, con il quale mi sento spesso, e con il quale mi sono sentito in occasione di una trasmissione radiofonica sul Festival di Sanremo. Dalla radio è stato mandato un saluto ai numerosi parenti che portano il suo cognome, con parecchi dei quali lo stesso cantante si è intrattenuto prima del suo concerto di qualche anno fa a S. Rocco. Siamo riusciti a strappargli una promessa: tornare a Milazzo; e sul mio profilo facebook, all’annuncio di una sua futura esibizione nella nostra città, la moglie Cristina, ancora meravigliata dell’affetto con cui era stato accolto il suo Michele, ha scritto “Ci tornerei molto volentieri”!
Non sarà bello per me dare a Michele l’annuncio della partenza di Tanino Maisano, ma so che lo leggerà perchè tramite Terminal segue quel che accade da queste parti! Mi scriverà, ne sono certo.
Un altro MAISANO se n’è andato: Tanino, lasciando per sempre quella sua sedia a motore, per riprendere a camminare sulle grandi distese azzurre di un mondo diverso. A correre, libero e senza tempo, e a rivivere i suoi sogni, come quand’era bambino, e poi ragazzo, adolescente, giovane, con tante speranze ed un futuro da costruire. Un futuro che lo ha visto sposo, padre di famiglia, nonno amorevole e affettuoso, persona buona ed amata da tutti…
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