PROPONIAMO ALCUNE FOTO PUBBLICATE SU UN GIORNALE PIU’ UNICO CHE RARO… ED ECCO LA MASCOTTE: POLIFEMO.
Gigi Billè, Pietro Schepis, Carlo Catanzaro alle prove con i pulsanti, per rispondere alle domande di Mike Bongiorno. Di quel giorno che molti vorrebbero cancellare dalla memoria rimane il ricordo solo di questi tre personaggi, all’epoca (era il 1961) fra i 21 e i 26 anni. Milazzo si scontrava con Acerra, e rimediammo un cappottone che ancora ricordiamo: 9 a 0, senza possibilità di accedere alla prova finale. Uno scontro fra due cittadine del Sud, una siciliana, l’altra campana, con la televisione che ci premiava con una prima serata con oltre venti milioni di spettatori, un lungomare Garibaldi gremito all’inverosimile, una famiglia Filoramo che fu sostituita all’ultimo minuto (fu preferita la famiglia Bonaccorsi nel gioco dei prezzi), una giovanissima Velia Magistri che faceva capolino dalla Trinacria, e una statua di Polifemo, dieci metri di cartapesta, realizzata dal celeberrimo prof. La Rosa. A parte il risultato, non passano in secondo piano le “bellezze” che Milazzo fa conoscere all’Italia: la “Raffineria di Petrolio”, su cui spicca la sua torre; il Camping Silvanetta, il Circolo del Tennis e lo stand Diana; e poi l’esterno della “Grotta di Polifemo”, le immagini delle chiese e dei campanili, il rione Vaccarella, i Molini, la tonnara, l’industria del gelsomino, la metallurgica, l’industria ortofrutticola, il pastificio, la cantina sperimentale, il porto con il suo movimento… Era il 10 ottobre 1961… Ne sono passati di anni. Ricordiamo ancora quel 9 a 0 che brucia… e non riuscimmo neppure ad eccellere in quella edizione 1976 di GIOCHI SENZA FRONTIERE, a Bad Mergentheim, il 6 agosto 1976: penultimi! Eppure le potenzialità per emergere ci sono… Chissà cosa manca. Certo, a leggere quelle che furono proposte come “perle” di una città… e accorgersi che manca quasi tutto. Ma non parliamo di sfortuna…