RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO –
Esimio Direttore, tramite il suo giornale vorrei portare a conoscenza delle singole amministrazioni comunali che le tariffe dei rifiuti dovrebbero essere riviste. Sono l’esercente di un ristorante di Messina, ma quel che chiedo è da applicare in ogni città d’Italia. Per lunghi mesi siamo stati penalizzati dalle restrizioni: all’originario distanziamento, che ci ha fatto spendere cifre notevoli per rispettare le leggi fatte osservare severamente dalle forze dell’ordine, sono seguiti riduzione di orari di lavoro, perdita di clienti, licenziamento di personale, persino la chiusura di molti esercizi. Le cartelle esattoriali arriveranno, così come arrivano le mensilità da pagare per gli affitti, la luce, il gas, l’acqua. Mentre per le mensilità non possiamo reclamare, luce, gas ed acqua sono proporzionate al consumo. Ma per i rifiuti come dobbiamo comportarci? Arriveranno le bollette, emesse dai comuni. Ma per lunghi mesi noi non ne abbiamo prodotti, o comunque ne abbiamo prodotti in misura molto ridotta rispetto al passato: per cui mi sembra logico attenderci delle bollette proporzionate. Ma i comuni saranno in grado di quantificare quello che giornalmente abbiamo messo nei bidoni? Io credo proprio di no, esimio direttore: per cui non ci sarà nessuna riduzione, ed anche se il calo dei rifiuti è consistente, perchè proprio i pubblici esercizi hanno lavorato di meno, e quindi prodotto meno rifiuti, sono certo che noi (bar, ristoranti, pizzerie, tavole calde, trattorie…) avremo lo stesso trattamento degli anni precedenti! Secondo me i rifiuti di questi lunghi mesi sono stati prodotti da tutti tranne che dai pubblici esercizi, quindi proprio gli altri dovrebbero pagare. Certo che la presente troverà spazio sul suo giornale, la ringrazio e la saluto.
Lettera firmata
RISPOSTA IMMEDIATA – Personalmente sono d’accordo sulla riduzione, ma condivido anche il dubbio che molti comuni avranno difficoltà a commisurare la produzione di rifiuti e non terranno conto che la sua categoria non ha prodotto assolutamente nulla. Quindi, si metta il cuore in pace e prepari un corposo ricorso contestando l’importo che le sarà notificato, o che VI SARA’ NOTIFICATO, ricorrendo ad una class action!
Commenti