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ROCCO RESTA CI LASCIA! SE NE VA UN GRANDE DI MILAZZO!

ROCCO RESTA, PREMIAZIONE

“Il tuo amore per la cucina e l’accoglienza dei clienti ti hanno contraddistinto diventando storia nella vita dei milazzesi, chi non mangiava da “Resta”, quanti ricordi. Sarà una questione di dna, perché ora tento io a provare a ricreare quell’atmosfera e quelle emozioni che chiudevi nei tuoi piatti. Ciao zio Rocco!”

E’ un saluto che la nipote Silvia ha pubblicato su Facebook: se non lo avessi letto per caso, non avrei saputo dell’ultimo viaggio di Rocco, primogenito del cav. Resta, ideatore e fondatore dell’omonimo ritrovo a Capo Milazzo.

Hai ragione, Silvia! Quante emozioni ripensando alle ore trascorse in quel locale, o sotto gli alberi. Quanta spensieratezza in compagnia degli zii, di papà, dei nonni che con la loro affabilità si intrattenevano con noi, quando il tempo o le occupazioni lo consentivano!

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In quei tempi nella piazza del Capo, a S. Antonio, non esisteva ancora un punto ristoro; il luogo lontano dal centro, sterrato e battuto dei venti lo sconsigliava. Non c’erano collegamenti, non c’erano nemmeno tante macchine; sarebbe stato un azzardo l’idea di un chiosco, per qualche bibita fresca ai fedeli che si avventuravano in pellegrinaggio. Ma il nonno ci volle provare, Silvia; e così, nei primi anni 50, mentre Milazzo cominciava a riprendersi dalla guerra, a sognare in grande, nacque quello che sarebbe diventato negli anni il ritrovo dei buongustai. L’apertura di un chiosco al Capo fece immediatamente il giro di Milazzo, per cui in poco tempo giunsero clienti per i quali passare delle ore giocando a carte (una consuetudine in quegli anni), meglio se in aperta campagna e nei terreni del Barone Lucifero, era un piacevole passatempo!

Chi non ha i ricordi vivi di una “capiciana” doc, donna Stefana, che era stata cuoca alla Tonnara, con le tradizionali braciolettine e le lumache che incontrarono ben presto il favore dei clienti, che arrivavano sempre più numerosi? Il ritrovo Resta (così venne immediatamente battezzato) divenne popolare, e non bastavano i posti a sedere per la clientela che aumentava, anche per il desiderio di gustare l’antenata della pizza e i prelibati piatti annaffiati da una birra Messina ghiacciata o un chinotto Trinacria, una caraffa d’acqua limpida e cristallina con ghiaccio ed il vino, quello rosso del Capo, poiché ci si fidava del consiglio del titolare che garantiva della bontà!

Ritornano in mente i primo nomi, clienti affezionati della prima ora come Guglielmo Nastasi, Giorgio Buccafusca, Nino Pellegrino, Saro Natoli, Nino Irato … probabilmente i primi che mi sono venuti in mente.

IL PERIODICO TERMINAL, nel ricordare ROCCO RESTA, è vicino ai fratelli ed ai parenti tutti condividendo il loro dolore e porgendo sentite condoglianze. I SUOI FUNERALI SI SVOLGERANNO GIOVEDI’ 1 AGOSTO ALLE ORE 16.30 NELLA CHIESA DI SAN PAPINO.

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