L’ULTIMA VOLTA CHE LA PROCESSIONE DI S. FRANCESCO FU RIMANDATA FU NEL 2016, IL 1° MAGGIO, PER AVVERSE CONDIZIONI METEOROLOGICHE. MA IL “NON NESCI” CI RIPORTA ALLA MEMORIA CERTE BATTUTACCE…
Nessuno nutriva dubbi: la pandemia avrebbe purtroppo fatto “saltare” la processione di S. Francesco di Paola. Niente assembramenti, niente bagno di folla, niente fedeli dietro al Santu Patri. In una parola, niente processione!
Ed allora ci torna in mente una battuta pronunciata in anni lontani: “Non nesci!”.
Eravamo ragazzi, potrebbe essere la giustificazione, ma non basta ad “assolverci” per certi nostri peccati di gioventù forse mai confessati. “NON NESCI, NON NESCI”: quella frase pronunciata all’indirizzo di una persona umile, buona, semplice e solo per questo presa di mira da chiunque avesse voglia di scherzare bonariamente, ma al tempo stesso vedere che lui, Salvatore, anzi Sabbatùri, andava su tutte le furie, oggi, domenica 3 maggio, chissà in quanti l’hanno pronunciata.
Ma era risaputo, purtroppo. Limitazioni rigide, che aiutano meglio a rassegnarci; ma non a fare mancare le nostre preghiere al Santo di Paola, per chiedere protezione dalla malattia, e perdono delle nostre colpe.
Stamattina, alle 8, ci sono mancati i tradizionali botti, i “coppi ‘i muttàru” che in passato svegliavano di soprassalto quanti avevano deciso di stare un po’ di più a letto! Nel 2016, quattro anni fa (altro anno bisestile che, a detta di tanti non porta bene…) ci furono, i botti. Ma all’improvviso ci furono anche le prime scaramucce meteorologiche! Poi, improvvisi acquazzoni che non promettevano niente di buono, per tutta la mattinata. Nonostante tutto, la speranza di andare dietro al Santo di Paola era stata più forte delle condizioni climatiche. Fino alle ore 14, quando sembrava che da settentrione il cielo si aprisse e il sole potesse accompagnare, come al solito, una festa sacra alla quale migliaia di fedeli non vogliono rinunciare! E’ stata solo un’illusione: nel volgere di pochi minuti era tornata la pioggia a farsi insistente e a lasciar tramontare le residue speranze di portare a spalla per le strade di Milazzo San Francesco, e di assistere al ritorno al Santuario, tra applausi e invocazioni! E alla fine San Francesco è rimasto dentro la chiesa. Decisione sofferta, quella di dovere annunciare il rinvio della processione a domenica successiva.
Oggi è diverso. L’ultimo 3 maggio, domenica, che ricordiamo è stato nel 2015, e a quella data si riferisce la foto scelta per questo nostro articolo. Una folla straripante in una bella giornata di sole, e la devozione dei Milazzesi aveva accompagnato, secondo la migliore tradizione, il Santo lungo tutto il suo percorso,
Nel 2016 fu la prima volta che registrammo il rinvio, anche se di una sola settimana, legato alle condizioni meteorologiche… Oggi, 3 maggio 2020, registriamo un secondo rinvio, ma non sappiamo a quando. Curiosamente, nel 2016 coincise con la prima processione della nuova amministrazione comunale; oggi doveva essere l’ultima del quinquennio. Sarà ancora in carica quando verrà dato il via libera alla processione, dalle disposizioni governative e da quelle ecclesiastiche?
Il NON NESCI, NON NESCI che per anni, giornalmente, si diceva a Sabbatùri, oggi si è verificato, per la seconda volta. Anche lui, il buon amico delle dieci lire, se fosse stato ancora fra noi, si sarebbe rassegnato senza arrabbiarsi e senza inveire contro la provocazione! E si sarebbe chiesto, ingenuamente, il perchè!
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