VEDIAMO CHI E’ TANTO BRAVO DA INDOVINARE …
Scommetto che in pochi conoscono la strada in questione, vedendo la foto. Una scalinata, ma non è quella che porta a Trinità dei Monti. Non c’è neanche un cane (correggo: uno si vede, sta salendo la scala… Sta salendo perchè, osservando bene, ha fatto già pipì, sui primi gradini in basso, e se ne sta andando…), ma questo non deve giustificare il pietoso stato d’abbandono. Erba sul lato destro, la solita che spunta rigogliosa e spontanea, senza che nessuno intervenga ad estirparla; rampicanti dall’altro lato, che scendono indisturbati dai muri perimetrali e si adagiano sui gradini, fino a raggiungere i muri opposti e coprirli formando un bel tappeto verde. Bello, suggestivo, addirittura invidiato da chi pensa che la foto sia un’anteprima della scenografia natalizia e su quelle scale possano essere posizionati i figuranti del presepe vivente. Nulla di tutto questo, cari lettori. Anche se la scalinata porta verso il Borgo, non fa parte del presepe. Semmai, fa parte del paesaggio di Milazzo, quello che merita di finire in cartolina, come è stato per la fontana con il “lippo” di Vaccarella. E’ un peccato deturparla, togliendo quel verde speranza, o intimare ai proprietari di quei rampicanti di provvedere a tagliarli. Ricordo una vecchia cartolina di Napoli, con il pino marittimo, il Vesuvio ed il golfo della città: il pino è stato tagliato, e la foto non è più quella di un tempo… Rimane la storia di Napoli, ma senza … Pino (che non è Carmelo). Vorreste eliminare adesso quel manto erboso, una volta scattata la foto? E soprattutto in inverno, rendendo la spoglio quel paesaggio? No, meglio lasciare tutto come state vedendo: ci sarà sempre qualcuno che, ricevendo la cartolina, potrebbe venire a visitare la scalinata… A proposito, anche se è anno di Giubileo, non si tratta nemmeno della Scala Santa!
Scalinatella longa longa longa (maestro Murolo perdonami), che porterebbe ad una chiesa meravigliosa, se la si trovasse aperta più spesso, e che declina in senso opposto al cimitero. Percorsa tantissime volte, e l’ultima volta era nelle stesse condizioni, questa estate. I privati dovrebbero (ma chi li dovrebbe obbligare a fare questo?), fanno scivolare i loro fantastici rampicanti sugli scalini, rendendo il tutto pericolosamente bucolico. Bisognerebbe obbligarli a pulire, almeno la loro parte, e renderla fruibile a coloro, come me ad esempio, con la passionaccia di ritrovare o scoprire angoli nascosti della nostra meravigliosa città.
Trattasi di via del monastero dal borgo porta a vaccarelle nei pressi della chiesa di Santa Maria Maggiore!