di PAOLO CAGNONI
Doveva essere un Festival di Sanremo più veloce, meno chiacchierato e con meno monologhi, o almeno cosi ci avevano fatto credere. Invece, la realtà è decisamente diversa. La kermesse sanremese ha tempi lunghissimi, e non mancano le dissertazioni di ospiti e conduttori. O i siparietti trash come quello, molto criticato, che ha visto coinvolto John Travolta. Ma a far parlare di sé, ieri sera, è stata soprattutto la comica siciliana Teresa Mannino. Il suo monologo dal tono ambientalista esasperato ha sconcertato più di uno spettatore. Specialmente in un passaggio, apparso decisamente stonato rispetto alla realtà di questi giorni in cui decine di migliaia di agricoltori scendono in piazza per rivendicare i loro diritti.
Passi per la solita tiritera animalista e anti-umana, ce ne siamo fatti una ragione. Le formiche tagliagola sono tanto gentili ed evolute mentre noi siamo cattivi e distruggiamo il Pianeta. Ma a lasciare interdetti è stato un passaggio del monologo. Quando Mannino ha pontificato che “le formiche tagliagole fanno agricoltura da 50 milioni di anni e non hanno rovinato niente. Noi da 10 milioni e abbiamo sfinito il pianeta”. A parte le date alquanto discutibili, non ci risulta che si coltivasse la Terra 10 milioni di anni fa, è proprio l’opportunità di questa tirata contro chi fa agricoltura a essere apparsa davvero fuori luogo. Ma Mannino non si è fermata a questo. Buona parte del suo intervento ha preso di mira “l’uomo bianco occidentale”, naturalmente responsabile di ogni male. E come tale da ridurre a strumento di procreazione, tutt’al più. Teresa sembra avere una vera e propria ossessione per le formiche. Prese a esempio di un “nuovo modello di società” con caratteristiche ben precise che anche noi umani, secondo lei, dovremmo adottare.
“Le formiche sono intelligentissime”, ha detto la comica. “Allora ho pensato, guardiamo come funziona la loro società e copiamo. C’è una regina madre e le figlie. Lei decide il sesso dei nascituri: i maschi sono una minima parte, solo per la prosecuzione della specie. I maschi hanno il ruolo solo di fornire gli spermatozoi. I maschi fanno un volo nuziale una volta all’anno, e dopo l’accoppiamento muoiono perché non servono più. Quanto sono avanti!”.
A nome della categoria ringraziamo per la considerazione.
Per la Mannino, dovremmo imitare le formiche.
Ma non solo.
“I babbuini”, ha proseguito Teresa, “si salutano strizzandosi il pene. Riescono così ad acquisire tantissime informazioni, come l’età o la disponibilità a collaborare”. Insomma, dovremmo vivere nei formicai, i maschi è meglio se si estinguono e per comunicare anziché darci la mano e parlare dovremmmo strizzarci le parti intime. Solo quelle maschili, però, chissà perché. Come gli scimpanzè.
Commenti