Lo aspettavano i suoi genitori, lassù! Lo aspettavano i fratelli Vento, quelli del mobilificio che lo avevano accolto come un figlio. Lo aspettava don Peppino Cutropia, nella cui chiesa era sempre cresciuto. Lo aspettavano tutti quei ragazzi, anche loro cresciuti attorno alla chiesa del Sacro Cuore, fin dagli anni della sua nascita, e che pian piano sono andati via per sempre.
Da oggi SARUCCIO LEOTTA non è più con noi! Non lo vedevamo da qualche tempo, ma non avevamo mai dimenticato il suo affetto, ricambiato sempre e comunque da ognuno di noi; la sua straordinaria vitalità, che ci rendeva felici; la sua stretta di mano, con la quale intendeva misurare la sua forza, vincendo quell’insolito duello che ci vedeva sempre soccombenti. Non possiamo dimenticare le sue battute che restituivano il sorriso anche quando eravamo immersi in altri pensieri o presi da passeggere preoccupazioni; e nemmeno le sue innocue minacce di raccontare tutto ad Alberto, per farci punire se non ci fossimo comportati bene! E a nulla valevano le rassicurazioni che non l’avremmo deluso, perchè Alberto, che amava più della sua stessa vita, l’avrebbe saputo.
Alberto e Giovanna, nostri compagni di scuola, di un’adolescenza spensierata. Amici da una vita, che oggi hanno bisogno della nostra vicinanza, del nostro affetto, della nostra testimonianza fatta di frasi semplici, di questo ricordo, scritto perchè Serena mi ha informato della triste partenza dello zio! Era innamorato di quella nipote, Saruccio! La venerava, raggiante ed orgoglioso, e ne decantava la bellezza, con le sue parole semplici e spontanee.
Oggi Serena, assieme a mamma e papà, è triste, angosciata, amareggiata, sicuramente sola senza quel sorriso buono ed affettuoso di Saruccio. “Scriverò qualcosa per ricordarlo, Serena”. E mentre sto scrivendo, nella mia mente si fanno largo i ricordi, tantissimi, legati alla sua presenza in questo nostro mondo, oggi martoriato dall’odio e dalle guerre, dall’incomprensione e dalle liti. Sono ricordi di quando eravamo adolescenti, privi di malizia e migliori di come lo siamo adesso: ragazzi di un paese uscito da una guerra e per questo alla ricerca di pace, di serenità di speranze. Ragazzi che si volevano bene, ma soprattutto incapaci di fare e di farsi del male. Ragazzi che oggi, a settant’anni e forse più, riguardando indietro si stringono attorno a Saruccio, piccolo, buono, indifeso ma amato da tutti. Ragazzi che oggi comprendono quanto sia stato grande il bene che hanno perso con questo ennesimo lutto, ma che vivranno nel ricordo e si sforzeranno di testimoniare ai figli, ai nipoti, ai più giovani, che esiste un mondo migliore in nome suo, di Saruccio e di tutti gli altri ragazzi di allora che sono andati via. Saruccio, con loro e con tanti altri compagni di ieri, è lassù, in quel mondo dove vivranno in eterno!
SIAMO SINCERAMENTE VICINI ALLA FAMIGLIA DI SARUCCIO LEOTTA IN QUESTO TRISTE MOMENTO.
I FUNERALI DI SARUCCIO LEOTTA SARANNO CELEBRATI MARTEDI’ 29 MARZO, ALLE ORE 16, NELLA CHIESA DELLA TRASFIGURAZIONE A CIANTRO.
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