Non ho avuto difficoltà a riconoscere, nella foto del necrologio, la signora MARIA CAMBRIA: quella che, tantissimi anni fa, mi aveva affidato i suoi due figli, Salvatore e Giovanna, per indirizzarli all’atletica leggera, vista la loro naturale predisposizione per quello sport. Non tutti la ricorderanno per la sua veneranda età, 95 anni; ma basta riflettere un poco, e lo dico per coloro che hanno la mia età e che sono anche più grandi, che la signora MARIA risulta un viso familiare. Non si possono sbagliare: gestiva la lavanderia nei pressi della Chiesa del Sacro Cuore. Ai tempi di Padre Cutropia, dei Fratelli Vento (quelli dei mobili), della Sala delle Rose, di Sgrò dei motorini… Proprio quando chi scrive aveva tanti ma tanti anni in meno…
Esatto! Proprio così mi ha risposto chi prima di voi ha letto questo messaggio, un saluto doveroso per una persona che ha creduto nella crescita di Milazzo e con il suo lavoro, i suoi sacrifici, i suoi orari ha voluto dare una mano sfidando le avversità e mettendosi in gioco.
Erano tanti in quegli anni che nella Milazzo che stava nascendo alle spalle del Mulino Lo Presti, sulle strade e sui terreni che prima ospitavano campi di ortaggi, canneti, acquitrini, i nuovi investitori, quelli che avevano preso il coraggio a due mani e avevano iniziato un’attività, una professione, un lavoro nuovo. Ricordiamo il macellaio Santo Presti e la moglie, Pippo Cingolani con il suo bar La Stella, Ciccio Sottile con il negozio di ottica, il sarto Caminiti, Mimmo Certo prima di avviare il supermercato CM, i coniugi Isgrò, papà di Filippo e Santina, nostri compagni di scuola, il barbiere Geraci, e via via gli altri, già citati, che chiudevano quel lungo poligono dove, con il passar del tempo, nuove unità immobiliari sarebbero state acquistate per dare concretezza al sogno di una casa…
Sono ricordi che ci farebbero scrivere pagine e pagine di quella che non può essere definita la storia di questa città, ma che necessariamente serve a far conoscere gli ultimi sessanta o settant’anni del nostro tempo. La signora MARIA fa parte di tutto questo, e guai e non darle un posto nell’olimpo dei coraggiosi, lei che era rimasta vedova giovane e che accudiva i suoi figli trasmettendo loro i principi della lealtà, della tolleranza, dell’onesta: e orgogliosamente e con coraggio aveva intrapreso un lavoro per dare loro un futuro.
La signora MARIA CAMBRIA tornerà in quella chiesa del SACRO CUORE, dove saranno celebrati i suoi funerali, sabato 6 aprile alle ore 16. Come TERMINAL siamo vicini al dolore di Salvatore e Giovanna, che piangono la loro mamma; e stringiamo in un fraterno abbraccio il nipote Francesco, nostro rilevatore statistico, e tutti i congiunti.
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