Una delle tante amiche conosciuta tramite facebook. Una delle tante amicizie virtuali, grazie alle quali spesso si instaurano sereni rapporti quotidiani parlando del più e del meno, condividendo testi ed immagini, cliccando MI PIACE per commentare un avvenimento, un articolo, con rispetto, garbo e con moderazione. Era CARMELA CARAGLIANO, strappata alla sua famiglia ed ai suoi amici, anche a quelli presenti su facebook, da un male ribelle che non le ha lasciato scampo. La nuora che segue il nostro giornale mi dà la notizia: Carmela era sorella di Totò, di Felice, di Nino; giovanissima si era sposata con Onofrio Pensabene, formando una famiglia allietata dalla nascita di tre figli, Salvatore, Angelo, Maria Tindara. Poi, per arricchire e movimentare le giornate, sono arrivati anche gli amatissimi nipoti: Giulia, Letizia, Gabriele, Benedetta, Michele, Sofia e Martina.
I sogni di Carmela si andavano realizzando, i sacrifici di una vita erano compensati dalla felice unione coniugale, dalla gioia nel vedere crescere quei piccoli legatissimi alla nonna, fin quando un giorno arrivano anche le preoccupazioni per il marito che comincia ad avere una salute cagionevole e si sottopone quasi quotidianamente a cure che non possono, non devono mancare. A casa di Carmela si vive nell’attesa di un trapianto, affinchè quell’uomo, il padre dei suoi figli, il suo sposo da tantissimi anni, possa tornare ad essere quello di prima: sano, forte, pieno di energie, senza quelle preoccupazioni che spesso minano le basi di una serena convivenza!
Anche Carmela comincia a dare segni di cedimento: il timore che il marito non possa farcela, le forze che cominciano a venir meno, e qualcosa che si presenta inatteso, terribile punizione per la sua salute. No, non aveva commesso nulla di male! Non meritava una punizione così grande, ma non è la sola in questa città in cui i figli, i giovani, pagano per scelte sbagliate! Comincia allora il triste calvario, mentre si fa sempre più flebile la speranza di farcela. Subentra la rassegnazione, che acuisce la tensione e la paura. A nulla valgono l’amore e l’affetto dei suoi cari, di quei nipoti abituati a confortare la nonna e a tenerla impegnata in cucina, per assaggiare i suoi dolci caserecci, per ricevere da lei i baci e le carezze, per riempire le sue giornate!
Carmela non ce la fa, e la notte scorsa va via per sempre, triste epilogo di una storia cominciata tantissimi anni fa, di un amore nato fra due ragazzi di ieri, di gioie e di dolori, di sacrifici e di felicità, di preoccupazioni e di momenti indimenticabili di allegria. Se ne va per ricongiungersi alla sua mamma Vincenzina, a papà Angelo, che da lassù non hanno potuto far nulla per la figlia, lasciando i suoi cari nella disperazione e nel dolore.
Ai suoi cari, che la piangono, vanno le nostre parole di conforto e le espressioni del sincero cordoglio.
Addio, Mela, proteggi i tuoi cari da lassù!
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