IL FALLIMENTO DI UN PARTITO CHE PER ANNI HA GOVERNATO IL PAESE ED ORA IN MANO AD UN MANIPOLO DI INETTI CHE PER NASCONDERE LE LORO INCAPACITA’ SPECULANO SULLA PELLE DI 42 SVENTURATI IN BALIA DI UNA “FIGLIA DI PAPA'” CHE AVEVA IN MENTE DI SFERRARE, SUGGERITA CHISSA’ DA CHI, UN ATTACCO ALL’ITALIA, E SI RENDONO COMPLICI DI UN REATO RACCONTATO IN DIRETTA NEL MONDO!
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO!
“Ora vi spiego come è andata la questione Sea Watch: qui non ci sono eroi ma menti fredde che speculano sulla sensibilità della gente e sulla pelle di 42 persone. Vedendoli sbarcare, ci si accorge chiaramente che quei profughi o migranti non sono in preda né della fame nè del freddo (al contrario dei nostri terremotati). Non si venga a dire che fossero in pericolo perché la legge della salvezza in mare impone il primo porto sicuro; mentre la nave non ha fatto altro che vagabondare per 14 giorni in mezzo al mare, pur avendo la possibilità di decine di destinazioni sicure che, guarda caso, alla mente fine della comandante (impegnata nel frattempo in proclami mediatici, con la conoscenza di 5 lingue nel suo curriculum), sfuggiva il fatto che avrebbe dovuto immediatamente assicurare, nel minor tempo possibile, ristoro al proprio equipaggio.
Ma chissà perchè la cambusa era già pronta a sostenere un bivacco di 14 gg in mare per 42 persone più l’equipaggio!
Non passano inosservate le eclatanti proteste di un gruppo di parlamentari del PD. Costoro, pagati dal popolo italiano, salgono sull’imbarcazione che già aveva commesso una serie di illegalità; e come se non fossero rappresentanti delle istituzioni, invece di studiare una forma lecita per una soluzione, si rendono complici di un reato, contravvenendo ad una legge dello Stato forzando il blocco, speronano una motovedetta della Guardia di Finanza attraccata al molo, e mettono a repentaglio l’incolumità degli stesso finanzieri!
Non cerchiamo gli unici colpevoli nell’equipaggio della Sea Watch, per i quali viene arrestata solo la comandante, figlia viziata di papà che ha scelto chissà per quale motivo di sferrare un attacco all’Italia: quelli come lei, maschi o femmine, negli anni di piombo sceglievano di dedicarsi alla lotta armata proletaria con le BR o altre frange estremistiche; in tempi più recenti, sono andati ad arruolarsi nell’ISIS. Non deve infatti passare in secondo piano la complicità dei parlamentari del PD a bordo con lei che hanno permesso sia di forzare un blocco senza che ci fossero elementi gravi di pericolo, sia successivamente lo speronamento della motovedetta.
Tutto questo sa di surreale in uno Stato, i cui cittadini dovrebbero essere tutelati in primis dai propri parlamentari che rappresentano le istituzioni e che invece assecondano una fuori di testa che mette in pericolo sia la propria incolumità oltre quella del proprio equipaggio e attacca con spavalderia le leggi della nostra nazione, oltre al personale delle forze del ordine, inventandosi un pericolo che non c’è.
Lo stesso PD, allo sbando fra una tornata elettorale e l’altra, ed ancora alla ricerca di una propria identità, si pone come alternativa al governo attuale: dimenticando la batosta di un anno fa, prima di una lunga serie! Non si rende conto che il popolo italiano non vorrebbe sentire di bambini terrorizzati con scosse elettriche e tolti ai propri genitori con l’inganno in un comune con a capo un sindaco PD che forse non è stato nemmeno sospeso dal partito! Nelle passerelle televisive e durante le varie interviste pro migranti e anti Salvini, i vari Del Rio, Orfini ed un certo Faraone che fa i selfie con la capitana che infrange le leggi del nostro stato, una parola della questione non l’hanno detta. Ma poco importa!
Quella percentuale che ancora tiene in piedi il partito erede dello storico PCI dei vari Togliatti, Amendola, Longo, Pajetta, Ingrao, Berlinguer, e, in tempi più recenti, dei vari Occhetto e D’Alema, è destinata ad assottigliarsi sempre più, quando alla guida ci saranno elementi che tutelano le loro poltrone piuttosto che gli Italiani! Incapaci di capire persino che una stragrande maggioranza non gradisce le loro passerelle e le loro sfilate popolari ma impopolari, in cui si ritrova anche l’unità sindacale dopo decenni di immobilismo e di sottomissione alle legge Fornero, e che giorno dopo giorno gradisce, nonostante tutto, la politica di Salvini, il quale, incurante degli attacchi sui social, delle ingiurie gratuite, delle sfilate di protesta pilotate da chi sente di trovarsi con l’acqua alla gola, vola nei sondaggi e raddoppia i consensi e le percentuali proprio rispetto al PD. E guarda caso questo accade ogni volta che si parla di migranti!”
(Saverio Cambria)