7 giugno 1969, sposi SEMINARA – NATOLI. Sono passati 53 anni da allora: solo che spesso non ci rendiamo conto, perchè ci sono coppie inossidabili destinate a durare in eterno e a non contare gli anni. Ricorrendo ad una pubblicità, quelle del “Non contare gli anni. Falli contare!”, ci chiediamo il significato della frase: chi li dovrebbe contare? Gli altri che vivono a fianco, giorno dopo giorno? O dovrebbero essere loro, gli stessi anni, ad assumere un valore man mano che il tempo passa?
L’uno e l’altro, vorrei azzardare, sicuro di non sbagliare e di trovare d’accordo i due protagonisti di oggi, che non hanno smesso mai di guardare quella foto in bianco e nero, incorniciata nel momento tanto atteso del taglio della torta nel corso del ricevimento tenuto sulla panoramica, al ristorante Salamone a mare, il locale alternativo in una città che stava crescendo e cercava nuove emozioni! Servirà certamente a vedersi come allora, anche se il tempo è passato con il suo carico di gioie e dolori; servirà a darsi coraggio per ripartire dopo qualche battuta di arresto, ma senza perdere l’entusiasmo di quei favolosi anni 60.
Era il 7 giugno 1969, quando UMBERTO SEMINARA e SERAFINA NATOLI pronunciarono il loro SI’ nella chiesa del Sacro Cuore.
Per qualcuno di noi si tratta solo di ricordi sbiaditi di oltre mezzo secolo fa: parlare di MEZZO SECOLO serve forse a dare un significato temporale agli anni trascorsi, senza volere esagerare rispetto al SECOLO.
Già… il significato di CENTO ANNI, abbastanza lungo e irraggiungibile, sembra volersi ridurre: il MEZZO SECOLO ne conta solo cinquanta, come a volere minimizzare il tempo trascorso… Oggi parliamo con disinvoltura di SECOLO SCORSO per indicare anche la fine del ‘900, quindi quel sette giugno 1969 che vediamo lontano ci torna incredibilmente vicino: a me che sto scrivendo questo mio modesto pensiero dedicato a due amici, e che mi rivedo studente di terzo liceo, a meno di un mese dall’esame di maturità; consapevole, oggi, dei miei atteggiamenti di contestatore e di diciottenne ribelle schierato politicamente sulle barricate, per combattere un sistema che non siamo riusciti mai a sconfiggere. E quello stesso sette giugno torna incredibilmente vicino anche alla coppia che oggi festeggia i 53 anni di matrimonio, a questi due amici che conosco da oltre quarant’anni, ma mi sembra di conoscere da una vita; forse perchè siamo riusciti a colmare tante lacune grazie ad una stima e ad un’amicizia che si si sono consolidate, ad un rispetto reciproco che rende più serene le giornate.
Uniti nella buona e nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia… ci sembra di riascoltare le parole pronunciate da un giovane don Peppino Cutropia, mentre benediva gli anelli che Umberto SEMINARA e SERAFINA NATOLI si stavano scambiando. “Non osi separare l’uomo ciò che Dio ha unito!” risuonava in quella chiesetta il monito del sacerdote, che i due sposi, ieri emozionati, rivivono oggi con qualche punta di commozione, se non con le lacrime agli occhi.
Non aggiungo altro, amici. Solo una cosa, per testimoniare la stima nei vostri confronti: lo sapete che anche io, in quel 1969, avevo cominciato il “percorso” che mi avrebbe portato al matrimonio. E lo avevo iniziato da un anno… addirittura nel 1968, anno di contestazione, di rivoluzione, di cambiamenti. Strano, vero? Perchè per noi che abbiamo sempre incoraggiato il cambiamento, la contestazione, la rivoluzione, siamo stati poi fermi nelle nostre decisioni, e siamo riusciti a giungere fino ad oggi, nel bene e nel male, nella salute e nella malattia… Contenti di guardare indietro e di ripetere tutto ciò che abbiamo fatto…
Auguri, amici! Ed ancora lunga vita!
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