POSIZIONATO DAGLI ULTRAS DAVANTI ALLA GRADINATA VUOTA, RIMOSSO NELL’INTERVALLO. CONTINUA QUESTO BRACCIO DI FERRO FRA TIFOSI E SOCIETA’ CHE NON PORTERA’ A NULLA DI BUONO…
“Campionati di vertice e finali varie non fermeranno mai i nostri ideali. Coerenza e mentalità!”
Così era scritto nello striscione apparso in gradinata sabato in occasione della partita Milazzo-Giarre. Lo striscione è stato rimosso nel corso dell’intervallo fra il primo e il secondo tempo da Luciano inspiegabilmente perché non riportava scritte offensive per chicchessia. Ma non è questo il problema.
In realtà cosa hanno voluto dire gli ultras del Milazzo? Chi vuole fermare i loro ideali? Chi vuole attentare alla loro coerenza? Mistero!
Quelle parole sono chiaramente rivolte alla società rossoblu, ma nessuno dei dirigenti ha risposto almeno per quanto è dato leggere nelle pagine dei quotidiani locali e on line. Un fatto è certo: alla vigilia della finale di Coppa Italia i tifosi hanno mandato a dire che non intendono andare a Mazara, anche se gratis, per sostenere i colori rossoblu. Credo che sia stata una decisione dolorosa per loro, che amano il Milazzo forse più dei loro affetti più cari familiari. Ma perché si rinuncia a tifare per la squadra del cuore, pur di difendere i propri ideali? La risposta la conoscono le parti in causa e anche noi di Terminal la conosciamo! Non la vogliamo dire perché tocca alle parti in causa parlarsi e chiarire i dissapori nati! Se non lo faranno, bisognerà chiarire a chi appartiene questa società, a quale titolo gioca senza il consenso dei tifosi milazzesi e se sia il caso di farli giocare in una struttura pubblica gratuitamente, ma contro i desiderata del pubblico locale. A noi sembra un gioco duro fra le due parti, che non giova sicuramente alle casse della società (tranne che essa non abbia finanziamenti abbastanza da rinunciare a cuor leggero agli incassi domenicali), ma soprattutto questa vicenda ci costringe a chiedere l’intervento del Sindaco, che ricopre anche l’incarico allo Sport, a intervenire convocando le parti in causa e, in caso di rifiuto a sedersi intorno ad un tavolo, a togliere l’autorizzazione a giocare al “Marco Salmeri” per la squadra del Milazzo!!! E non finisce qui! Almeno per noi!!
Intanto è arrivata una precisazione: il pullman per i tifosi non lo paga la RAM ma la società. Con il tifo organizzato in queste settimane ci sono stati contatti per recuperare il loro sostegno alla squadra ma i tifosi organizzati, come si evince nella loro pagina Facebook, hanno deciso di non fare un passo indietro e quindi continueranno a non sostenere la squadra per la presenza in società di Cannistrà (1 Sócio su 5) e per le divergenze avute con un collaboratore (Bottari)…
Ecco, cominciano ad emergere le prime verità… A questo punto, per accelerare una pacificazione, in nome dello sport e di Milazzo, ci faremo promotori di un incontro fra le parti e chissà che non possa finire tutto in una “piscistuccata”… per meglio dire, a tarallucci e vino!