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CON O SENZA CENTRALINA, I MORTI PER TUMORE CI SARANNO SEMPRE!

registro_tumoriDA DECENNI SI PIAZZANO CENTRALINE PER RILEVARE L’INQUINAMENTO. I RISULTATI? SCARSI. ANZI, I MORTI AUMENTANO…

Nessuno l’ha visto, ma i nostri informatori sì: Babbo Natale si è fermato sulla terrazza della Scuola Media Luigi Rizzo. E’ giunto da Ponente, facendo un giro largo dal Nord: infatti le sue renne non ne hanno voluto sapere di percorrere la via Risorgimento, e a nulla sono valsi gli incitamenti del vecchio padrone. “No, principale, in quella strada noi non ci passiamo, non vogliamo morire intossicati dai fumi dei tubi di scappamento!”. Anche se le scuole sono chiuse, ed il traffico sensibilmente ridotto, ci sono sempre i resti dei gas di scarico, sembra abbiano detto a Papà Natale. La slitta è stata parcheggiata in terrazza: c’è più spazio a disposizione, sulla strada … non si sa mai! In caso di verbale, a chi lo avrebbero notificato i vigili urbani? A Babbo Natale? Ve l’immaginate voi, una lettera che esce dal comune indirizzata a Babbo Natale?

“No, ma non è la richiesta di un regalo: è un verbale!” e giù a pisciarsi dalle risate!

E così, aiutato da un manipolo di elfi generosi, che hanno voluto lavorare anche il giorno della vigilia, il vecchio Santa Claus ha installato una centralina, proprio lì, sulla terrazza della scuola, inaccessibile ai rom che la smantellerebbero per recuperare un po’ di metallo…

E perché? Per regalare alla città di Milazzo un futuro migliore!

La centralina infatti, rilevando ed analizzando le concentrazioni di polveri che giornalmente ci vengono regalate dalle auto o dalle industrie, ci saprà dire di che morte moriremo! Non subito, naturalmente, ma con il passare delle stagioni.

Nonostante le sei rilevazioni programmate per l’anno. Nonostante tutti sanno già che in via Risorgimento le concentrazioni di polveri sottili sono accompagnate anche da altre sostanze nocive! Come nel resto della città, dove il traffico è più sostenuto. Ma siccome il regalo lo ha fatto Babbo Natale, nessuno contesta! 21 - 21 ott 2015 012 Via RisorgimentoNemmeno le malattie polmonari, causate in questo caso non dalle industrie, ma dalle emissioni nocive dell’alto numero di veicoli che procedono in fila indiana (a nessuno è mai venuto in mente di farle procedere su due file, dividendo a metà la sede stradale…), costrette ad avanzare faticosamente a velocità ridotta davanti alle scuole, a fermarsi a piazzale Europa per problemi che nessuno ha mai notato, a farsi largo a stento fino a Piazza XXV Aprile (ci sarà da ridere quando aprirà il nuovo supermercato nel palazzo Maiorana…), quindi a cercare di non impattare contro chi viene dall’asse viario e non sa che lo stop significa che deve FERMARSI dando la precedenza… e poi raccomandarsi l’anima al creatore per superare l’ultimo tratto, quello che passando davanti al Commerciale ti infila nel budello che arriva fino all’incrocio con San Paolino. Superato il quale, puoi distendere i nervi e navigare con barra a dritta. Come fece Schettino quando affidò la “barra” alla moldava, che la manteneva… dritta, e la Concordia scoglionò (nel senso che si adagiò su uno scoglio!).

Quante centraline deve portare ancora Babbo Natale? Tantissime, in questa città nella quale c’è bisogno di conoscere la concentrazione di polveri, sottili o no, che galleggiano in atmosfera, ma spesso vengono inalate a pieni polmoni da chi ha la sventura di respirarle tutte in una volta.

E le cause di mortalità per tumore aumentano, e non c’è Babbo Natale che tenga. Ma la scienza studia, e se lo fa, lo fa per darci un futuro migliore (secondo qualcuno). certo, il posizionamento di una centralina sulla terrazza di una scuola lascia un po’ dubbiosi. Niente paura: dopo quella, Babbo Natale installerà, sempre di notte, le altre. E chissà se la Befana non si decida di venire anche lei: purchè non porti carbone, ci aveva pensato trent’anni fa la centrale ENEL ma l’abbiamo respinto al mittente con un referendum! 

Nel frattempo, chi deve fare testamento si accomodi! Ma difficile che abbia qualcosa da lasciare agli eredi: quel che aveva lo ha speso per curarsi. Invano! 

Commenti

1 Commento

  1. Bel pezzo di satira…amara! Senza nulla togliere o per offendere qualcuno, pochi apprezzeranno il ragionamento che meriterebbe l’attenzione necessaria. Milazzo è un girone infernale del traffico. Piccola ma “cazzuta” (scusate il francesismo), che fa sfoggio continuo di automobili e di mezzi gommati in quantità industriale. Parcheggiate o in movimento ( a volte le due situazioni si mescolano come in un’opera astratta), le vie della città sono, per fortuna di qualcuno, sempre intasate. Via Risorgimento ne è un esempio tipico, nel suo scorrere, come un fiume di spazzatura automobilistica, le auto in doppia ed a volte tripla fila, parcheggiate, costringono chi si avventura, nel solito serpentone che a Milano o Roma, non invidierebbero. Dicono che sia la mentalità siciliana o meridionale, non so darne una origine certa. L’unica cosa che constato, da anni, è che la pigrizia ci ucciderà……con polveri sottili, o con altro. Il coraggio delle amministrazioni non esiste, altrimenti agirebbe. Solo un appunto finale. In questo serpentone tecnologico la cosa che balza agli occhi è l’assoluta assenza dei vigili urbani. Carenza di personale e “vigliaccheria” amministrativa sono le cause principali. Saluti

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