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SI E’ SPENTA LA SIGNORA PIPPA VENTO, VEDOVA DI NINO CATANZARO

Adesso quella casa del lungomare Garibaldi, tra il palazzo D’Amico e la scalinata che porta verso la chiesa di S. Francesco sembrerà più vuota. L’aria gioiosa che si respirava passando su quel marciapiede trasmetteva un messaggio di serenità, di speranza, di festosa quotidianità, come se si vivesse in un mondo diverso, lontano dalle preoccupazioni e dai turbamenti. Un clima affettuoso fatto di amicizia, di fraternità, di sincerità fra figli e fratelli, generi e nuore, nipoti e parenti. 

Quel movimento ruotava attorno a lei, la signora GIUSEPPA VENTO, Pippa, come la chiamavano affettuosamente i vicini e tutti quelli che la conoscevano. Rimasta vedova nel 1983, quasi quarant’anni fa, di Nino Catanzaro, uno dei nomi storici della vecchia pescheria, ha vissuto circondata dall’amore e dall’effetto di figli, generi, nuore, nipoti, parenti, amici. Tutto si era improvvisamente animato attorno a lei, madre di quella grande famiglia conosciutissima nel rione di Vaccarella. Non era passato in secondo piano il dolore per la scomparsa del suo sposo, marito, padre, suocero, nonno, ma la numerosa famiglia, che aveva ereditato tradizioni antichissime fatte di rispetto e di unità aveva fatto prevalere le voglia di superare quel momento difficile, inatteso, e di stringersi attorno a chi era più debole ed indifesa: la mamma.

Giorno dopo giorno, anno dopo anno, quella famiglia era diventata il simbolo della ripresa, del superamento delle avversità, la riscossa nel nome dell’unione fra i componenti e dei sacri vincoli mai venuti meno. Chi transitava davanti a quella casa senza conoscere chi vivesse al suo interno, veniva attratto dal vociare, dalla cordialità, dalla letizia che contagiava: “Ci sarà una festa?” veniva da chiedersi… E passando la volta successiva, e tante altre volte ancora, si aveva l’impressione che quella festa continuasse, all’infinito.

Non era una festa, ma una manifestazione normalissima in altri tempi, difficile da riscontare oggi in tante altre famiglie, alle prese con preoccupazioni che non sanno affrontare, con difficoltà che non riescono a superare, con dissidi fra gli stessi componenti. Una famiglia speciale per questi tempi.

Una famiglia che oggi, messa da parte la gioia, si stringe ancora di più per fare fronte al lutto di una donna forte e coraggiosa che si è spenta all’età di 95 anni. Di questi, 39 vissuti senza il suo sposo che lassù l’aspettava, senza farle premura; anzi, orgoglioso di vederla circondata dall’affetto di chi lui aveva dovuto lasciare anzitempo, e contento per quell’aria sana che si respirava dentro e fuori quella che era stata la sua casa!

La signora Pippa Vento se n’è andata, lasciando il suo sorriso contagioso, l’amore illimitato per i nipoti, i ricordi della sua vita e di una Milazzo di altri tempi, rivissuti nei suoi racconti. La piangono i suoi figli: Pasquale, Tommaso, Gianni, Melino; Maria, Antonella, Rina. La piangono i generi e le nuore, e tutti i nipoti, assieme agli altri parenti ed ai vicini, agli amici, ai conoscenti…

Domani, venerdì 28 gennaio, alle ore 14, la signora Catanzaro sarà salutata nella chiesa di Santa Maria Maggiore: uscirà da quella casa, portandosi con sè quell’aria festosa che si respirava per tanti anni…

Il dolore non prenderà il sopravvento: la signora Pippa ha lasciato un’impronta indelebile che non deve essere cancellata, e l’amore che lei stessa ha seminato per anni è stato raccolto dai suoi figli e dai figli dei suoi figli, che continueranno a rappresentare quella grande famiglia dei Catanzaro, con l’affetto, la stima, la cordialità, la benevolenza, la serenità, la trasmissione dei ricordi. Per tanti e tanti anni ancora.

A LORO E A TUTTI I CONGIUNTI VANNO LE ESPRESSIONI DEL NOSTRO PIU’ SINCERO CORDOGLIO. 

 

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