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SI SPEGNE A 101 ANNI IL SIGNOR SALVATORE GITTO

SALVATORE GITTO, milazzese originario di San Giovanni, aveva festeggiato centouno anni lo scorso mese di aprile.

Centouno anni sono tanti, ed anche lui aveva superato la soglia del secolo come sempre più milazzesi, segnale dell’allungamento della vita e delle condizioni sociali.

Il signor GITTO era un testimone dei propri ricordi, delle traversie, delle disavventure vissute da chi aveva combattuto la Seconda Guerra Mondiale, e dovrebbero farci riflettere e pregare per una pace senza condizioni e duratura, in qualsiasi parte del mondo oggi si combatta. Come in ogni guerra sono sempre le vittime innocenti a pagare, e il signor Gitto, che conosciamo bene per averlo visto lavorare, proprio dopo tante vicissitudini, all’ENEL di via Col. Bertè a Milazzo, lo sa.

Giovanissimo si era arruolato nei Carabinieri, subendo dopo l’8 settembre del 1943 la deportazione in Germania, detenuto per un anno nel campo di concentramento di Moosburg Dan en Isar, in Baviera, che durante la seconda guerra mondiale fu sede di un campo di prigionia nazista, lo Stalag VII-A.

Liberato il 29 aprile 1945, Salvatore Gitto, al suo ritorno in patria, ha continuato a prestare servizio nell’Arma dei Carabinieri. Una volta congedatosi, eccolo agli sportelli dell’ENEL, dove moltissimi milazzesi, che non sapevamo nulla della sua precedente vita (era soltanto uno dei tantissimi giovani avviati alle armi e mandati a combattere…), si sono avvalsi della sua cortesia e disponibilità.

Una volta ritirato dal lavoro e collocato a riposo, non sa stare, come altri della sua generazione, fermo! Eccolo quindi protagonista della sua campagna, quella nella quale da giovanissimo aveva lavorato, con la sua famiglia.

Era del 1923 il signor GITTO: lo stesso anno di nascita di mio padre. Un’età ragguardevole la sua, rimasto solo e accudito dai figli.  Assieme a costoro ha combattuto la sua ultima battaglia, prima di volare in cielo per sempre, portando con sé le sue preghiere, lui che ha conosciuto gli orrori di un periodo terribile, lui che è stato deportato, lui che ha visto i suoi amici, giovani come lui, soffrire e penare.

Un saluto affettuoso, signor GITTO, e che Dio l’accolga con benevolenza e le dia tanta pace.

SIAMO VICINI AI FIGLI ED AI PARENTI DEL SIGNOR SALVATORE GITTO, I CUI FUNERALI SARANNO CELEBRATI VENERDI’ 19 LUGLIO ALLE ORE 17 PRESSO IL DUOMO DI MILAZZO.

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