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SORPRESISSIMA!!! NIBALI, “IMPRESA” A MILAZZO!

ASFALTO DITTA NIBALIGLI SPORTIVI, E NON SOLO LORO, POSSONO ASSISTERE NEL PORTO E NEL CENTRO ALLE IMPRESE!!!

Nibali al contrattacco ci ha consegnato due giornate stupende aggiudicandosi il 99° Giro d’Italia con una “dedica” che tutti abbiamo ben compreso. La sua compostezza, la sua determinazione, la grinta che ha sfoderato al momento giusto ed una squadra ritrovata ci hanno  dato una gioia immensa. Ma non è il panegirico al “Vincenzo” (ormai più che nazionale) che intendiamo fare ma solo prendere lo spunto per parlare di un altro NIBALI che nulla ha del ciclista ma è il titolare dell’ omonima impresa, che fin dal 5 novembre del 2015 – per conto dell’Enel – ha “torturato” le nostre strade ed il sistema nervoso di tutti i cittadini con scavi chilometrici e ripristini che – per quanto ovviamente provvisori – erano eseguiti all’acqua di rose. Buche e sconnessioni si sono subito appalesate con gli improperi di chi ne ha dovuto subire le ovvie conseguenze. Abbiamo scritto fiumi di parole; abbiamo ottenuto di costringere l’impresa entro spazi indispensabili per svolgere la sua attività, impedendo che ad libitum sbarrasse le strade e le chiudesse totalmente al transito nel silenzio di tutti; abbiamo – però – plaudito pubblicamente quando il cantiere – proprio a seguito dell’intervento di Terminal –  diventò un signor cantiere. Male avevamo sopportato la lungaggine dei lavori di scavo e mal  sopportavamo, dopo, la lentezza dei ripristini che sembravano rinviati sine die .

Così, il 28 marzo scorso, dopo 146 giorni dall’inizio dei lavori, quando all’orizzonte non vedevamo segnali di ripristino delle strade, sollecitammo l’intervento dell’Amministrazione fra l’altro aggiungendo un modesto suggerimento/consiglio, in ordine ai ripristini: “Ottimale in questi casi è pretendere che venga scarificato l’asfalto a cavallo della zona scavata per tutta l’intera lunghezza e per una larghezza che può farsi variare da due a tre metri”.

Ebbene, dopo tanto martellare,  nelle scorse settimane l’impresa NIBALI  è tornata sulle nostre strade, stavolta trivellandole con macchine “talpa”,  creando grandi caverne in Piano Baeli, Via Cavour, Via dei Mille, fra l’incredulità di tutti che, come al solito digiuni di informativa, hanno ritenuto che la storia degli scavi fosse diventata la omerica Tela di Penelope. Solo che in questo caso nessuno sapeva chi fosse Ulisse salvatore della propria Patria né potevasi attribuire la parte della devota Penelope al barbuto Nibali che scavava…scavava e riscavava ancora con la sua schiera di ”talpe”.

Storia o leggenda, finalmente, da due giorni tutto il putiferio è finito e, ad onor del  vero, bisogna riconoscere che i ripristini col tappetino di asfalto, appaiono a prima vista realizzati a regola d’arte con una ricopertura della carreggiata abbastanza ampia, anche superiore ai soliti canonici tre metri. Speriamo superino il necessario collaudo. Ora attendiamo (e conteremo i giorni che saranno passati) il momento in cui qualcuno troverà un pretesto, una necessità, una qualunque invenzione per riprendere a “zappettare” l’asfalto nuovo impipandosene di tutto e di TUTTI. Siamo soddisfatti? – Certamente! – Sarebbe strano e fuorviante il contrario, atteso che ci siamo assunti il compito di segnalare e recriminare quando  necessario e di plaudire quando è dovuto. Aspettiamo, tuttavia, da tempo molti altri interventi assai importanti che non sono stati affrontati né si è avuto assicurazione di prossima soluzione da parte degli addetti ai lavori.

L’elenco? – E’ lungo e lo abbiamo pubblicato a puntate sotto la voce ANCORA non….; ANCORA non… – Cos’altro dovremmo fare o dire??? – Aspettiamo e speriamo in qualche guizzo risolutore.

Commenti

1 Commento

  1. Non sono un tecnico, però mi pareva di avere visto che l’asfalto era stato trattato con un materiale catalitico subito prima degli scavi. E’ stato ripristinato anche quello?

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