COMUNICATO DEL COMITATO GRANDE PORTO
A seguito del fallimento dei mulini Lo Presti l’opificio venne messo all’asta ed acquistato dal comune di Milazzo. Essendo in una posizione strategica di fronte ai pontili di collegamento da e per le isole Eolie, il sindaco di allora, Nastasi, pensò di fare una stazione marittima al servizio dei turisti e dei residenti. Diede incarico al defunto architetto Pagliara di redigere un progetto (costo 300.000 euro) che comprendesse tutti i servizi di cui potevano avere bisogno gli utenti.
La stazione marittima venne chiamata “Porta delle isole” e comprendeva tutti i servizi necessari al turista ed al residente .
Una utenza di quasi un milione di viaggiatori all’anno che avrebbe goduto di servizi di biglietteria, bar, ristoranti, deposito bagagli, parcheggio. Un servizio di eccellenza così come avviene nei porti che collegano la terraferma alle isole minori (Olbia, Piombino, Formia, Livorno, ecc.)
Con la fine dell’amministrazione Nastasi il progetto non ebbe un seguito finendo nel dimenticatoio delle opere che avrebbero dovuto fare lo sviluppo della città.
Alcuni anni dopo l’Autorità Portuale trasferì il traffico degli aliscafi da e per le isole eolie al molo Luigi Rizzo in posizione adiacente al porticciolo turistico Marina del Nettuno creando in posizione attigua una struttura chiamata stazione marittima.
Costruita per fortuna in maniera amovibile , di materiale metallico, è lontana mille miglia dal progetto “Porta delle isole.
Ha un solo pregio: essere una gallina dalle uova d’oro. Per l’Autorità portuale che con poche decine di migliaia di euro spesi ne ha intascato un milione affidandola all’asta in concessione al miglior offerente per dieci anni. Per l’affare fatto dal vincitore della gara che ha incassato l’intera cifra con i proventi dell’affitto pagato dalle sole biglietterie delle società di navigazione.
La grande quantità di proventi che derivano dai servizi del bar e della ristorazione sono evidenti e di non poco conto. La qualità dei servizi offerti dalla stazione marittima è a dir poco disastrosa; le file asfissianti alle biglietterie, i ragazzini delle autorimesse locali che cercano di accaparrarsi le macchine in cerca di un garage, i vù cumprà che offrono la merce, i tassisti che litigano per aggiudicarsi i clienti e il traffico cittadino che sfiora i locali della stazione marittima creano una bolgia infernale al punto che alcuni utenti sono costretti a ricorrere alle cure del P.S. dell’ ospedale di Milazzo.
Quanto detto crea un’immagine poco edificante per una città come Milazzo a vocazione turistica.
Noi del comitato “Grande porto” riteniamo che una situazione del genere debba al più presto essere modificata creando davvero una stazione marittima degna di tale nome.
Milazzo, 20.08.2020 Com.te Sciotto Mario n.q.
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