Sono passati ormai cinquecentocinquantanove interminabili giorni dalla scomparsa nel nulla dell’indimenticato Stefano Gemellaro (nella foto a destra, assieme a Franco Doddo), il cinquantottenne di Milazzo residente negli ultimi tempi a Barcellona P.G. e benvoluto da tutti.
Era il 28 agosto del 2019.
I suoi cari, con tutta la comunità del comprensorio, non si arrendono e pretendono di conoscere qualsiasi indizio utile.
Che fine ha fatto il buon Stefano?
Del tifosissimo del Milazzo calcio non è mai stata trovata alcuna traccia. Le Forze di Polizia con i Vigili del fuoco ed i volontari della Protezione civile, dai primi momenti della misteriosa sparizione, per diverso tempo in tutta l’area, hanno concentrato le ricerche del Gemellaro tra le campagne del Longano ripercorrendo il tragitto di via Trento verso il quartiere Petraro e fino a piazza San Sebastiano, strada che era solito percorrere per rientrare puntualmente la sera nell’abitazione del fratello con la cognata, subito allarmati dal suo inspiegabile ritardo.
Le ricerche, sempre con esiti negativi, furono estese anche nel territorio di Milazzo dove aveva vissuto per un lungo periodo della sua vita in una comunità casa-famiglia e in cui desiderava spesso tornare negli ambienti milazzesi.
Nessun elemento utile sarebbe mai emerso dalle perlustrazioni, e il caso della scomparsa di Stefano ha avuto ampio spazio anche nella nota trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?” per ricostruire la vicenda.
Gli autori del programma da noi contattati per un promemoria sulla sua storia spiegano che il caso Gemellaro è stato affidato ad un nuovo redattore che valuterà ogni approfondimento giornalistico, così a breve sarà dedicato un nuovo spazio nella puntata. Dagli iniziali racconti ed appelli dei nipoti sul suo vissuto e le varie ipotesi formulate sulla sua storia si trova un solo unico filo conduttore nelle varie indagini: Stefano non ha fatto male a nessuno, a causa di una patologia non era completamente autosufficiente e col suo allontanamento non avrebbe potuto assumere i farmaci necessari per la sua terapia quotidiana. Cosa può avergli provocato un vuoto di memoria o un disorientamento?
L’uomo quel pomeriggio indossava una maglietta bianca sul retro e disegni rossi sul davanti, pantaloncini rossi e un cappellino con visiera blu. E’ alto un metro e sessantotto centimetri, ha occhi verdi e capelli brizzolati. Nessun segnale da cui far emergere una soluzione: chi sa qualcosa parli, anche un semplice avvistamento o informazione potrebbe essere fondamentale.
Terminal e la famiglia Gemellaro si augurano che nulla rimanga intentato.
Stefano è stato visto l’ultima volta in un pomeriggio estivo del 28 agosto 2019. Poi, il nulla: solo un lungo silenzio ed uno struggente sconforto. Le comunità di Milazzo e Barcellona P.G.,unitamente ai parenti e gli amici, aspettano solo un segnale che li aiuti a conoscere cosa sia veramente accaduto…
Commenti