PREMESSA: I nostri lettori seguono con interesse quelle che ha da raccontarci il prof. Pietro Torre, che da anni si occupa di fenomeni paranormali. E invia regolarmente a Terminal ciò che ritiene degno di pubblicazione.
di P.T.
Questa all’incirca la dichiarazione che un maresciallo della Guardia di Finanza, il sig. V. Q., mi ha rilasciato durante un’intervista concessami in agosto del 2004, corredata da grafici e disegni: «Quella notte, verso la metà di agosto del 1997, poco prima di Ferragosto, mi trovavo con alcuni colleghi a sorvegliare su una motovedetta la zona di mare antistante Punta Mazza di Capo Milazzo (lato Nord-Est del promontorio) perché era stato rinvenuto un ordigno presso la spiaggetta e noi avevamo l’incarico di impedire a pescatori o ad altri di avvicinarsi, in attesa degli artificieri; tale ordigno, credo, si rivelò poi un serbatoio sganciato da un aereo militare. Eravamo in due di turno ed io guardavo, tanto per fare qualcosa, dato che eravamo fermi con i motori spenti e non c’era nessuno, il cielo, per vedere magari qualche stella cadente, essendo il periodo. Guardando in alto dalla parte Sud, scorgevo, in moto da Nord-Ovest verso Sud-Est, ad un’altezza di circa 75 gradi sull’orizzonte (circa 25 gradi dallo zenit), un oggetto che prima sembrava lucente come un metallo illuminato dalla Luna (che era ad Ovest poco luminosa) e che poi avvicinandosi divenne ben distinto nella forma assumendo un colore come quello del ferro arroventato. Quando si trovò alla migliore portata visiva, mi apparve simile ad un traliccio a forma di U capovolta ed obliqua, ben illuminato, forse con delle protuberanze (di questo particolare non sono sicuro); mi sembrava “attaccato” ad una struttura non bene illuminata, che si intravedeva e che doveva essere gigantesca. Dopo questo momento di chiara visibilità, l’oggetto cominciò ad “affievolirsi” tornando a quella luminosità metallica notata inizialmente ed infine scomparve nel buio. Tutto è durato tra 15 e 20 secondi. Non ho notato scintille, né fumo, né scia, né alone, né alcun rumore (la serata era silenziosissima, i motori dell’imbarcazione fermi). Mi ha dato l’impressione di una grossa struttura che, entrando nella parte bassa dell’atmosfera terrestre, si sia infuocata, ma che poi non sia precipitata: voglio dire come un oggetto che sia entrato nell’atmosfera fino a diventare incandescente e che poi ne sia uscito. Ho fatto notare la cosa al mio collega, ma questi non diede molta importanza al fenomeno, come neppure io, in fondo, credendo che si trattasse di un pezzo di qualche stazione spaziale in orbita attorno alla Terra: mi sembrò strano non riuscire a vedere bene quella parte più grossa in un certo senso in ombra, ma chiaramente percepibile, seppure non era possibile vedere dei particolari, come invece vedevo nella parte luminosa: qui notai proprio l’intreccio ad X tipico dei tralicci dell’alta tensione».
Schizzo di quanto osservato in cielo dal signor V. Q. in agosto 1997 (da un disegno del testimone)
Commenti