CI AUGURIAMO CHE VENGA FATTA CHIAREZZA, DOPO LA PUBBLICAZIONE DELLA LETTERA DENUNCIA DI UNA NOSTRA LETTRICE…
Salve. Vi scrivo per denunciare quanto mi è accaduto presso l’ASL di Milazzo.
A seguito di vari esami che mi ritrovo a dover fare, mi sono recata alla Cassa Mutua di Milazzo, dopo aver prenotato una visita e aver pagato € 30,00 solo per farmi guardare in faccia e prescrivere una semplice ricetta che non può più fare il medico curante. Ho effettuato la visita prescrittami presso una Clinica (che agisce anche con la Mutua) ma mi sono state richiesti ben 140,00 euro (prezzo da Privato) anziché 60,00 (come da Ticket) per un ERRORE di un CODICE OBBLIGATORIO “dimenticato” da da chi aveva compilato la prescrizione.
Grazie alla gentilezza della segretaria dello studio presso il quale mi ero recata, ho comunque effettuato la visita ma a condizione che avrei fatto rettificare la ricetta e riportarla nei giorni successivi. Per cui torno alla Mutua per fare rettificare o chiedere nuova ricetta.
Qui comincia la disavventura che ha portato a questa mia denuncia: mi si dice che la dottoressa quel giorno non c’era, per cui mi suggeriscono di tornare il giorno successivo visto che avrebbe avuto ricevimento alle 14:30. Torno il giorno successivo alle 14:30, puntualmente! Passa un’ora e non si vede nessuno. Aspetto. Alle 15:40 arriva, ma ancora non riceve. Si attarda a parlare, presumo di lavoro, nella stanza accanto, quindi si reca al piano superiore, dove avrà qualche altro impegno. Rimango fiduciosa in attesa, assieme ad altre persone che nel frattempo cominciano a dare segni di nervosismo, il che mi pare più che naturale: da un’ora e mezza siamo in attesa, e molti, per rispettare l’orario e non fare tardi, erano in attesa anche da prima!
A questo punto decido di chiedere spiegazioni, se ha intenzione di tornare nel suo ufficio, se soprattutto si degnerà di ricevere anche per rispetto dell’utenza e del servizio che deve assicurare. Mi si dice di aspettare ancora, non so per quanto! Stanca, chiedo, anche a nome degli altri, di parlare col dirigente.
Ed allora, come per magia, si sblocca tutto! L’infermiera si incomincia a preoccupare, tutto diventa serio e d’improvviso ecco che va a chiamare la dottoressa che arriva in fretta, innervosita del nostro protestare! Quando mi riceve, le spiego la situazione… Volete sapere qual è la risposta??? Mi dice che ho sbagliato io, è colpa mia, perchè lei mi aveva avvisato di andare in una struttura pubblica e non privata! Mi permetto di ribattere che io con i miei soldi ho il diritto di farmi visitare da chi mi ispira fiducia, anche se si tratta di un privato!
Qui succede il finimondo, che non dovevo assolutamente andare da un Privato, e di non farmi più vedere da lei perché non mi avrebbe letto i risultati nè dato spiegazioni. Ma, soprattutto, che non ne voleva sapere più niente.
Il tutto per il semplice fatto che IO dopo aver PAGATO ho scelto dove andare a farmi visitare.
Quindi noi paghiamo e loro decidono da chi dobbiamo rivolgerci e ci buttano fuori anche dalla stanza! Ma è questa la sanità? O almeno, qui a Milazzo?
Sono senza parole… anzi… peggio: sono disgustata.
LETTERA FIRMATA