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SUGGERIMENTI PER LE FESTE RELIGIOSE: ATTENZIONE ALLE LUMINARIE!

PREMETTIAMO CHE PER EFFETTO DI UNA NORMATIVA EMANATA A TUTELA DELLA SICUREZZA VENGONO RIMOSSE LE AUTO CHE SOSTANO SULLE STRADE SEDI DI MANIFESTAZIONI RELIGIOSE. MA LA DIRETTIVA VIENE VANIFICATA SE CI SI COMPORTA COME NELLA FESTA DI SANTO STEFANO 2018. con particolare riferimento alle luminarie ed agli articoli pubblicati dalla stampa locale… 

Così comincia la mail giunta a TERMINAL con la quale è stato denunciato, sebbene a distanza di qualche mese, ma in una città che di luminarie fa un uso eccessivo per le festa patronali o rionali, il rischio derivante dalla inosservanza di norme elementari. Eccola qui:   

Bastava solo affidare gli allestimenti a ditte serie e rispettose delle norme di sicurezza che regolano la costruzione di impianti elettrici del tipo in questione. Bastava solo che qualcuno dei tanti valenti Tecnici dei quali dispone il Comune si curasse dei controlli dei quali – di norma – ha obbligo il Committente quale che sia il lavoro da eseguire. Bastava solo un po’ di buon senso, vedendo la situazione di pericolo che si stava determinando con quel tipo di installazione dei pali, per capire che andavano presi provvedimenti drastici per scongiurare pericoli per quanti si sarebbero trovati in Marina prima, durante e dopo i festeggiamenti per la ricorrenza del Santo Patrono. Bastava solo che qualcuno competente in materia di circolazione stradale si ricordasse e facesse ricordare ai trasgressori, il rispetto del Codice della Strada il quale sancisce categoricamente che nessun ostacolo (di qualsivoglia tipo) può essere presente sulla sede stradale,  a meno di appositi allestimenti di segnaletica stradale che lo segnalino ai conducenti di veicoli in genere.

Ma…tutti conosciamo la storia delle “Tre scimmiette” che – come hanno fatto in troppi in questo frangente –  “se ne lavano le mani” al suono di non vedo…non sento…non parlo. Per conseguenza della cecità o dell’abulia che regna sovrana, ognuno si è fatto i fatti suoi e, non solo si sono installati i pali sulla sede stradale, ma – aumentando il pericolo –  non sono stati posizionati  in corrispondenza alla linea di mezzeria che, quanto meno, è già di per sé un punto invalicabile al quale al massimo ci si accosta durante la marcia essendone precluso lo scavalcamento.

Ora, diamo per scontato che si sia voluto tollerare questa scellerata decisione di consentire l’installazione dei pali ad libidum, ebbene, almeno andavano segnalati opportunamente con elementi rifrangenti (delineatori di ostacoli) fissati alla base di ognuno di essi  per come previsto dal Codice. Non ultimo andava posto un nastro rosso/bianco di delimitazione, da palo a palo, al di sopra dei detti delineatori tale da evitare che il conducente – seguendone l’andamento – non regolasse la propria marcia riferendosi alla striscia bianca di mezzeria. I pali, però, erano ben oltre questa linea ed in piena carreggiata e doveva, quindi, essere messo in bilancio – che qualcuno di questi poteva essere colpito, come di fatto è accaduto.

E’ già tanto che si sia solamente disallineato senza precipitare al suolo.

Si tenga presente che questo tipo di installazione è atavico ma non per questo – essendo fuori norma – deve essere tollerato poiché i detti pali non sono infissi al suolo, non sono in alcun modo trattenuti alla base e si reggono in verticale per via di una serie di tiranti in fil di ferro  tesati in modo fantasioso ed a mano, tale che i pali restano in una sorta di equilibrio imposto   ma, sicuramente, instabile. Per questa volta il Santo Patrono avrà solo voluto dare un monito evitando una vera e propria tragedia visto che la caduta al suolo di uno solo di questi sostegni,venendosi a modificare gli equilibri miracolosamente trovati, determina un effetto domino col trascinamento a terra di altri pali, archi compresi.

La foto di Oggimilazzo mostra ciò che è accaduto a causa della duplice inadempienza dell’installatore e di chi  (e sono tantissimi ad ogni livello) ha omesso di vigilare.

Ora,” la domanda sorge spontanea” (diceva qualcuno), come è mai possibile che NESSUNO di quanti hanno il mandato categorico di badare alla sicurezza dei cittadini si sia accorto di nulla infilandosi nei panni delle “scimmiette” e che la ditta esecutrice – come logica conseguenza – si sia permessa di realizzare quell’impianto così fortemente pericoloso? Tanto pericoloso che vorremmo non vederlo alla prossima festa di San Francesco ed in nessun’altra manifestazione che comporti l’installazione di luminarie. 

Purtroppo a Milazzo le inadempienze si sommano ed hanno raggiunto il colmo ma al di là dei problemi di spazzatura; viabilità (non ne parliamo); raccolta differenziata (si fa per dire); sporcizia generalizzata (ovunque senza tema di smentita); parcheggi (campa cavallo);  dovrebbe  essere chiaro il concetto che nessuno (fascia o non fascia) può permettersi il lusso di giocare con la vita dei cittadini con una approssimazione veramente sconvolgente, perpetuando il più totale ed incomprensibile disinteresse per la res pubblica, per la gestione della quale non sono consentite divagazione  e pressapochismo ma dedizione e – soprattutto – rispetto… rispetto… rispetto anche per se stessi.

Anche se ormai l’accadimento è passato vale la pena di rammentarlo a futura memoria.

Milazzo, 12 ottobre 2018 

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