di Salvino CAVALLARO
Raramente mi è successo di non trovare le giuste parole nel recensire uno spettacolo teatrale come quello offerto dalla Compagnia dei dilettanti della recitazione come quella di Tabula Rasa di Milazzo. Dico questo, perché nello spettacolo intitolato “Ascutatimi, vi cuntu la storia di Pippinu Impastatu” ho trovato diverse motivazioni di recensione e di bellezza, che si sono intersecate alla grande storia dell’antimafia espressa da uno dei più rappresentativi personaggi siciliani di tutti i tempi: quel Peppino Impastato che ha pagato a caro prezzo la vita, attraverso il suo combattere con assoluta convinzione la mafia per un mondo migliore. Ebbene, questa storia che è cultura e riflessione capace di sensibilizzare e far reagire le coscienze talora sopite nei meandri omertosi, si è caricata di emozione e adrenalina sul palcoscenico di Milazzo, in una serata d’estate che ha chiamato a raccolta la gente innamorata del teatro di qualità. Sì, perché la Compagnia Tabula Rasa questa sera ha dato prova di essere una squadra unita, compatta, capace di suscitare qualche lacrima di commozione e, al contempo, farci ritornare a casa con il pensiero fisso a una storia che, nella sua rievocazione, ci dice che non può e non deve essere mai dimenticata. Ed è proprio questa l’abilità dei grandi attori di teatro, che per qualità interpretative non sanno di distinguo tra professionisti e dilettanti. Testi, regia, interpretazione, capacità di curare i tempi di entrata, uscita e rientrata sul palco, sono cose che non sfuggono ad una platea attenta che ha applaudito a scena aperta, alzandosi in piedi per ringraziare una Tabula Rasa che è squadra di qualità e grandi capacità tecniche e brillanti. Da chi ha interpretato Peppino Impastato, a coloro i quali hanno recitato, ciascuno con il proprio ruolo, la grande bellezza di una rievocazione da brividi, diciamo grazie Tabula Rasa. Grazie per questa magica serata d’estate di storia e cultura, finemente interpretata con qualità.
Commenti