ARRIVANO FOTO CHE MOSTRANO, ANZI DENUNCIANO, SITUAZIONI DI SPORCIZIA ANCHE NEL CENTRO CITTADINO, MENTRE SUI SOCIAL ALTRE NE VENGONO PUBBLICATE A RIPETIZIONE. PERCHE’ NON SI CORRE AI RIPARI E SI AFFRONTA L’ESTATE CON METODI SEMPLICISSIMI E DA ANNI SUGGERITI?
Non si tratta di emergenza rifiuti, bensì di una migliore organizzazione: nel deposito, nella raccolta, nello smaltimento! Ormai sappiamo che ogni anno, in estate, la popolazione di Milazzo aumenta. A quella residente si aggiunge quella popolazione che si indica con il termine FLUTTUANTE, ossia persone che si sommano, anche per poche ore nel corso della giornata, a quelle che a Milazzo vivono per 365 giorni l’anno. Il totale supera, e di molto, la popolazione abituale, e si stima che sia circa il 30% in più, quindi da 32 mila abitanti si passa ad almeno 40 mila! Per una migliore organizzazione nell’erogazione dei servizi si deve necessariamente tenere conto di dati già esistenti. Non è un lavoro arduo: per la raccolta dei rifiuti solidi urbani basta solo controllare, da quello che esiste presso gli uffici comunali e la Dusty, le tonnellate di rifiuti raccolti e smaltiti per meglio programmare per l’anno successivo. Insomma, se proprio non si vuole scomodare la statistica, che è in grado di fornire anche le presenze alberghiere ed extra alberghiere, le auto in circolazione, il numero di avventori dei pubblici esercizi, le persone che la sera si recano a mangiare al ristorante o in pizzeria e quelle che preferiscono la spiaggia di Ponente per il bagno, non si deve lasciare spazio all’improvvisazione né possono essere presentati alibi a discolpa, se i cassonetti sono sempre pieni o le strade sono sporche, giustificando le inadempienze con il semplice aumento della popolazione. Questa è aumentata, e abbiamo detto anche di quanto! Per fornire servizi efficienti, basterebbe solo ragionare per eccesso: tanto nessuno verrà mai a contestare se il servizio, programmato per una popolazione maggiore rispetto a quella effettivamente presente, avrà dato buoni risultati! Tutti sappiamo che in estate questa popolazione affolla le strade girando con le auto alla ricerca di un vano parcheggio, contribuendo ad innalzare il tasso di inquinamento; consumerà ettolitri di acqua, per cucinare e per lavarsi. Farà aumentare anche il consumo di energia elettrica accendendo i condizionatori, specie nelle camere degli alberghi o dei B & B. La stessa popolazione è la responsabile dell’aumento dei rifiuti (visto che ci siamo arrivati?): chi se ne accorge, e nota il degrado, proprio attorno ai contenitori che non ce la fanno a contenerli, si lamenta, e impreca contro il Sindaco, l’Assessore, tutta la classe politica, persino contro Marcello Consoni e tutti gli operatori ecologici! E allora perché dare alle persone, le stesse che approfittano della situazione adeguandosi e producendo sempre maggiori rifiuti, la possibilità di criticare senza proporre nulla di concreto? Sappiamo benissimo, purtroppo, che la colpa è sempre di chi non ha saputo gestire un’emergenza normalissima, ossia l’aumento della popolazione, ma sappiamo anche che con piccoli correttivi, adottati per tempo, la soluzione del problema è alla portata di tutti! A parte la regolamentazione e l’osservanza dell’orario di conferimento dei rifiuti nei cassonetti (che andrebbero anche lavati e disinfestati) ci sarebbero anche dei suggerimenti… qualcuno ha mai pensato di dotare ogni supermercato di un cassonetto per la raccolta dei rifiuti? Sui marciapiedi hanno carrelli sui quali ammucchiano cartoni che non riescono a tenere al loro interno, poiché preferiscono utilizzare la superficie interna per piazzare qualche espositore in più con prodotti da vendere piuttosto che tenere gli involucri! Non è certo una bella immagine che conferiscono alla strada ed a Milazzo, e pensiamo che una città che vuole vivere di turismo dovrebbe mettere da parte le troppe compiacenze o la tolleranza, che non esistono in altre città: ed i forestieri se ne accorgono, eccome! I rifiuti prodotti vengono smaltiti in rapida successione, a tutte le ore: quello che mettono all’interno dei cassonetti ubicati sulla pubblica via lo sanno solo coloro che trasportano pesantissimi sacchi neri! Nessuno ha mai verificato cosa contengano, e nessuno lo vuole sapere… Visto che non troveranno mai uno spazio interno per tenere i rifiuti, e che mai nessuno interverrà per imporlo (!), perché non fornire a loro e a tutti quelli che producono un’ingente mole di rifiuti un cassonetto? Solo per loro! Quantificato il peso, verrà anche applicata la relativa tariffa per lo smaltimento, sicuramente maggiore di quella che pagano al momento! Sarà la volta buona per cominciare ad indirizzare loro per primi alla differenziazione, se si rendono conto che l’unico modo per risparmiare è proprio la minor produzione di rifiuti! Analogamente, diamo anche ai condomini un cassonetto, di dimensioni proporzionate al numero di inquilini residenti, per facilitare il servizio porta a porta. Basta contattare gli amministratori degli stabili, che in questa fase di prevenzione e di educazione “ecologica” potrebbero tornare molto utili! Perché non si è mai fatto? Proprio gli amministratori dei condomini sarebbero degli ottimi alleati in questa iniziativa che parte dal comune… Ogni edificio avrebbe i propri contenitori, inclusi quelli per la differenziata. Anche la tassazione verrebbe facilitata! Occorrono quindi dei contenitori, di minori dimensioni da distribuire anche ai pubblici esercizi, bar, ristoranti, pizzerie, trattorie, tavole calde. E anche alle pescherie, ai fioristi, ai fruttivendoli. Per gli ambulanti, che a mezzogiorno svuotano i rifiuti nei contenitori, la quantificazione di quello che producono, e una tassazione anche per loro. Non ci pare che al momento paghino una tariffa, vero? Quindi sono i cittadini a pagare… Non vanno dimenticati, in questa operazione, i laboratori di analisi e gli studi medici, le scuole e gli uffici pubblici o privati. Mentre per i primi diverrebbe addirittura IMPOSSIBILE smaltire rifiuti pericolosi nei contenitori (così come purtroppo fanno…), gli uffici pubblici, avendo solo materiali da riciclare (in massima parte carta) potrebbero provvedere a richiedere contenitori speciali per la differenziazione. Così come dovrebbero fare i bar e gli altri pubblici esercizi (che smaltiscono in maniera indiscriminata vetri, alluminio e lattine in genere fra i rifiuti indifferenziati). Insomma, basta solo organizzarsi. Per non arrivare impreparato, cosa che succede ogni anno, informando la città che ci sono delle regole,e che queste vanno osservate e rispettate. Solo dopo un’efficiente campagna di sensibilizzazione e di informazione, è giusto procedere con la repressione. Senza se e senza ma. E possibilmente senza concedersi delle pause annuali, che fanno capire ai cittadini che in questa città ognuno può fare quello che vuole, e senza nessun atto di accusa nei confronti dei Vigili i quali, quando fanno osservare la legge, lo fanno perché “si sono svegliati e non hanno altro da fare”! Una pessima pubblicità, per loro e per l’intero copro di Polizia Municipale! E se poi si promuovesse, pubblicizzando ed incoraggiando, l’installazione del tritarifiuti sotto il lavello, in ogni abitazione, per smaltire con i liquidi gli scarti alimentari (pasta, frutta, verdura, bucce, ecc…), ci si accorgerebbe che la città produrrebbe almeno il 60% in meno di rifiuti, conferiti in discarica. Che hanno costi esorbitanti, specie se ci si accorge che questa non è eterna, ed una semplice difficoltà, o la chiusura, graverebbe sui milazzesi come su tutti i cittadini, proprio per il maggior numero di chilometri da percorrere per utilizzare un’altra discarica! Ma i Milazzesi, ai quali vengono notificate bollette sempre maggiori, non ci fanno caso… come dice un vecchio adagio locale, “Cu campa paga e cu mori è cunnutu!”.