Non siamo più gli stessi… o meglio, non ci sono più gli stessi!
Da luglio 23, data funesta per i miei problemi di salute, ho chiesto AIUTO. A dire il vero l’ho chiesto quando mi sono reso conto che da solo, per tanti motivi che non sto qui a citare, non ce la potevo fare più, e cedere un giornale con quindici anni di vita (è stato fondato nel 2008) non mi andava… Ed allora, con un semplice messaggio su facebook, ho chiesto AIUTO!
Macchè! Tutti a ribadire la necessità di andare avanti e non demordere, ma nessuno che si calasse nei miei panni e capisse il perché di quel grido di allarme.
Problemi di salute, torno a ripetere! Gli stessi che mi hanno portato a lasciare le tante cose che avevo fatto (anzi, non avevo mai lasciato, accumulandone altre); e cito il Premio TERMINAL, la chiesa di San Rocco, l’Associazione Alunni del Liceo, i presepi, e non per ultimo il giornale TERMINAL. In pochi hanno capito, in pochi mi hanno dato una mano. Non siamo morti, pian piano stiamo venendo fuori, e siamo al sedicesimo anno. Non avremo più la veste grafica cartacea, quella l’abbiamo persa da un pezzo, venuta meno con i soldi che, con il tempo, vengono a mancare. Ma ci rimane la certezza di sempre, ossia quella di non essere asserviti a chi è al comando. TERMINAL è il vostro: troverete amici di sempre; pensatori di destra e di sinistra a scrivere: editorialisti e giornalisti presi in prestito da altri giornali. Troverete uomini liberi pronti ad esprimere le loro idee.
Vi sarete anche voi, ne sono certo, che state leggendo questo breve messaggio: un nuovo editoriale che mi è costato scrivere, digitando male e più volte i tasti perchè – lo sapete già – non sono abile come prima.
Ma fino ad oggi i medici mi hanno raccomandato di continuare, a essere padrone della mia vita… a tornare con i tanti amici a mangiare un pizza.
Io ci spero! Grazie.
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