SEMBRIAMO TORNATI NEL SELVAGGIO WEST, DA CONQUISTARE E DA COLONIZZARE.
La ripresa economica mondiale si sta rivelando nettamente inferiore alle aspettative costringendoci a vivere in una situazione di permanente precarietà ed incertezza. Tutte le speranze riposte sulla crescita, anche dei paesi emergenti che, in un mondo globalizzato, avrebbe portato benefici in tutto l’occidente, da anni in zona “recessione”, sono state deluse; anch’essi sono entrati in tilt trascinando con sé, come per un effetto domino, i ricchi paesi del Golfo arabico condizionati dal crollo del prezzo del petrolio. A ciò si aggiunge la turbolenza dei mercati finanziari e l’irrazionale (almeno in apparenza) andamento degli indici di borsa delle varie piazze europee. Il quadro diventa ancora più fosco se si considerano i focolai di guerra mediorientali e libici, i continui attacchi terroristici a macchia di leopardo sul territorio europeo e non, il dossier immigrazione e la questione delle frontiere interne ed esterne dell’Unione. Gufi o non gufi pertanto le stime considerate “ottimistiche” sono smentite dai vari Organi internazionali e soprattutto dall’Ocse. In un contesto di accresciuta difficoltà per il nostro Paese, la domanda interna dei consumi langue (siamo in deflazione) e la capacità delle imprese di espandere le loro esportazioni, anche in presenza di rapporti di cambio euro/dollaro favorevoli, stenta ad emergere. Se dopo al “minestrone” aggiungiamo dati di occupazione ancora non soddisfacenti, il livello del debito pubblico, la mancanza di risorse per le politiche sociali, l’elefantiaca burocrazia, lo spreco di denaro pubblico in tutti i settori, il diffuso ladrocinio ecc ecc.., ci passa l’appetito! Altre questioni aperte riguardano la prospettata uscita della Gran Bretagna dall’Unione con tutti gli interrogativi del caso, il conflitto di interesse, le intercettazioni, le continue indagini delle Procure, la questione della trasparenza delle banche e delle modalità del loro salvataggio nonché le continue iniezioni di liquidità della BCE e l’introduzione dei “tassi negativi”(manovra avversata dalla Germania) per rilanciare l’economia. Siamo pertanto di fronte ad un periodo di radicali stravolgimenti-non soltanto in campo economico- di cui non ne conosciamo la fine, gli esiti e gli effetti. Brancoliamo nel buio e ci sentiamo in balia dello strapotere delle lobbie, della massoneria, dei faccendieri, delle consorterie, dei comitati d’affare e delle caste che stabiliscono la durata della nostra vita residuale, il livello dei nostri redditi e delle pensioni ed il cibo che dobbiamo mangiare. Alta finanza, Multinazionali, Poteri forti ed occulti, stregoni, presidenti di Stati, dittatori ed imam dell’ultima ora, sono questi i nostri veri nemici indiani e noi, cittadini del mondo, siamo ostaggio delle loro scorribande anche nel nostro privato.
Sono gli Apache, i Cheyenne, gli Arapaho e i Comanche del terzo millennio che ci trattano come mandrie di bisonti da decimare o da ingrassare o da orientare a loro piacimento verso uno dei quattro punti cardinali delle grandi pianure del continente Terra! E noi, poveri coloni emigranti, costretti ad incrociare i loro territori, ci muoviamo con sospetto, tensione ansia e paura, senza alcuna certezza per il domani, calpestiamo un territorio ostile, irto di ostacoli visibili ed invisibili, attraversiamo fiumi in apparenza guadabili ma di fatto pericolosi e procediamo guardinghi ed impotenti e con la vana cautela di evitare le trappole e le imboscate tese da questi moderni cavalieri comanche dai quali, ormai esasperati e ricorrendo anche a sotterfugi ed inganni, vorremmo fuggire per raggiungere finalmente in pace la nostra California!
Carlo Bonanzinga