Nel 2025 si continua ancora a seguire un modello lavorativo creato per fabbriche di un’altra era. Otto ore ufficiali che in realtà sono poi otto ore di lavoro effettivo, un’ora di pausa e una/due ore di pendolarismo.
Risultato: si dedicano circa 10-11 ore al lavoro, circa metà della propria giornata.
Trattasi chiaramente di un modello anacronistico che nasce dall’era industriale, quando la produttività si misurava in ore di presenza fisica e l’automazione era limitata.
Oggi che tutto è cambiato, che la tecnologia ha trasformato radicalmente ogni cosa, nulla si è modificato.
Si mantiene vivo questo modello non per efficienza, ma per controllo e “tradizione”.
La verità è che una società stressata e sempre impegnata è più facile da controllare. Persone stanche hanno meno energia per pensare criticamente, sviluppare progetti personali, costruire alternative, evolvere interiormente.
Mantenere un modello lavorativo di oltre un secolo fa non è solo inefficiente ma deliberatamente limitante.
Chi trae beneficio dal mantenimento di questo sistema obsoleto non vuole si cambi, anzi di recente google ha proposto persino di aumentarle queste ore. Fino a quando qualche cretino aumenterà le ore di lavoro…
WI
Commenti