SONO PASSATI DIECI ANNI, ma i ricordi di quell’amico sono rimasti a riempire le nostre giornate diventate più vuote.
TUCCIO ANDALORO il 17 giugno 2010 ci aveva lasciati, per sempre! Nessuno di noi ci avrebbe mai creduto, eppure la sua tenacia, la sua forza, il suo spirito di combattente, la sua voglia di vivere nulla hanno potuto fare per debellare il male inesorabile contro il quale lottava da tempo.
Non ci siamo rassegnati alla sua partenza, ma le parole di Mimmo Zullo, uno dei tanti suoi amici, scritte come ultimo saluto sul ricordo che ognuno di noi conserva, sono servite ad alleviare il nostro dolore. Un saluto ad un amico che parte ma rimane con noi; un saluto ad un amico che salpa con la sua barca verso un mondo migliore, per approdare in un porto che il timoniere ha scelto, e dove ci attende…
“Adesso che hai liberato la tua anima tutti noi ti stiamo guardando… Dopo tante hai trovato la tua barca, la più bella… la più grande… la più veloce.
Ti vediamo, Tuccio… Stai navigando nel mare azzurro delle vita…
Sei felice… sei nel tempo e nel luogo esatto.
Tanti pesci all’amo. Ed il tuo sguardo è raggiante d’allegria.
Vediamo che anche nostro Signore è con te a pescare e a Lui stai svelando i tuoi segreti della pesca…
Stasera Lui sarà al timone delle tua nuova barca e ti condurrà nel Suo magnifico porto
Ciao Tuccio, Fratello nostro”.
Ciao, Tuccio. Ricordo che così, con queste due sole parole, ti avevamo salutato quel giorno, su TERMINAL. Non avevamo scritto altro, solo un saluto, affettuoso e sincero: CIAO. Ancora oggi, dopo dieci anni, ti salutiamo come allora: CIAO!
Non è cambiato nulla, anche se abbiamo tante cose da dirci… Ma tu sai leggere nei nostri cuori, lo hai fatto in questi dieci anni, e tante cose le sai già. Noi invece abbiamo bisogno di sentirle da te, le cose che non sappiamo…
Ciao, Tuccio, ti vogliamo sempre bene!
Commenti