NO AL PRONTO SOCCORSO DI MILAZZO A BARCELLONA, L’SOS DEI POLITICI: ASP ASSENTE
Il Pronto soccorso dovrà rimanere al “Fogliani” anche durante i previsti lavori di ristrutturazione. E quanto deciso dal consiglio comunale che si è riunito in seduta straordinaria, presenti anche i deputati Pino Galluzzo, Calogero Leanza, Giuseppe Laccoto e Matteo Sciotto. Sia l’Aula che l’Amministrazione hanno considerato prioritario questo aspetto rispetto a qualsiasi ipotesi di intervento programmato dall’Asp. E nello specifico, il sindaco Pippo Midili ha lanciato due ipotesi: l’utilizzo dei due milioni e mezzo destinati per il reparto di Terapia intensiva e sub intensiva, mai spesi e dunque, se disponibili, per la ristrutturazione del Pronto soccorso, con annessi 380mila euro per la realizzazione dei corridoi di passaggio o in caso contrario la previsione di lavori di ristrutturazione mantenendo aperto il reparto. “No” assoluto, invece, al temporaneo trasferimento a Barcellona. Alla seduta è però mancata la controparte. Infatti, nonostante l’invito, non sono intervenuti né il commissario, né il direttore sanitario dell’Asp. E cosi le uniche dichiarazioni sono giunte dai deputati presenti, i quali sostanzialmente hanno messo in evidenza le criticità che si registrano nel settore sanitario in tutta la regione per la carenza di personale medico, e più nello specifico, l’on. Laccoto, riferendosi all’ospedale mamertino, ha prefigurato tempi lunghi per trovare soluzione al problema della ristrutturazione. Il deputato Galluzzo, dopo aver richiamato la rete ospedaliera che in Sicilia è stata creata nel 2019, ha ricordato che quello di Milazzo è un ospedale di primo livello che ha beneficiato d un aumento di posti letto e di reparti. Per Sciotto, il problema del Pront soccorso dev’essere risolto e a farlo devono essere l’assessore regionale e il commissario che avrebbero dovuto essere presenti qui a Milazzo. A questo punto, ha detto il deputato toccherà alla classe politica locale muoversi a difesa dell’ospedale “Fogliani”, anche con manifestazioni di protesta, invitando il sindaco Pippo Midili ad intestarsi eventualmente ogni necessaria iniziativa. Sulla stessa linea Leanza, che ha invitato tutti ad andare all’Assessorato «per fare toccare con mano la critica situazione esistente tra Milazzo e Barcellona, perché la salute va garantita ad ogni cittadino». Un contributo è giunto anche da Giuseppe Falliti, medico e presidente della Società scientifica laboratoristi italiani, il quale ha proposto in caso d’inizio dei lavori al Pronto soccorso, la creazione di un struttura prefabbricata temporanea (non una tensostruttura) da approntare subito con fondi della Protezione civile. Quindi, hanno preso la parola uasi tutti i consiglieri comunali presenti, Lorenzo Italiano, Antonio Foti, Danilo Ficarra, Santi Saraò, Giusepse Crisafulli, Giuseppe Doddo, Damiano Maisano, i quali hanno stigmatizzato l’assenza dei vertici dell’Asp, spiegando le ragioni per le quali è impossibile immaginare lo spostamento del Pronto soccorso a Barcellona. Per Antonino Italiano, occorre puntare su un polo medico a Barcellona, e uno chirurgico a Milazzo, mentre Massimo Bagli ha richiamato «le responsabilità della politica che – ha detto – ha i mezzi per trovare le soluzioni che guardino all’interesse della comunità».
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