IN COLLEGAMENTO CON IL NOSTRO CORRISPONDENTE IN LIBIA LE ULTIMISSIME NOTIZIE, PRIMA DELLA RAI E DELLE ALTRE TELEVISIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI!
Dopo la tragica fine dei nostri due connazionali in terra d’Africa e il coinvolgimento di altri due tecnici, rientrati in Italia, il dossier Libia è diventato prioritario. Il Califfo con le sue armate ha piantato le tende ai confini con la Tunisia e dunque a pochi chilometri dalle nostre coste. Soffiano dunque venti di guerra e si ipotizza un intervento armato che, per “bontà”dell’amico Obama – già con le valigie pronte per lasciare la Casa Bianca – sarà coordinato udite ..udite! dagli Alti Comandi tricolori. L’Italietta del governo catto-comunista è rimasta pertanto con “il cerino in mano” ed, inorridita da ipotesi belliche, ha subordinato subito la partenza di truppe d’assalto da affiancare ai servizi di intelligence (per anni sbeffeggiati ed reimpastati) all’ok di un fantomatico governo libico di unità nazionale composto da esponenti berberi e beduini ex gheddafiani e non che, non avendo alcuna voglia di unire nulla, siedono tranquilli sulle comode poltrone di qualche hotel a cinque stelle di Tunisi o di Casablanca a prendersi un aperitivo! Nel frattempo team di rapido impiego francesi, si stanno posizionando nella regione interna del Fezzan per controllare più da vicino i loro interessi in Mali, mentre soldati di Sua Maestà Britannica sotto traccia, stanno occupando la Cirenaica per stare vicini al loro vecchio amore: l’Egitto! E noi, qualora dovesse arrivare malauguratamente l’assenso dei precitati vacanzieri, dovremmo sbarcare in Tripolitania. Già immagino scene strazianti nelle italiche famiglie, mamme che in lacrime non vogliono staccarsi dai loro ben pasciuti bamboccioni che a loro volta non vorranno staccarsi dai loro i-pad , diserzioni in massa da parte di gay i quali colpiti da improvvisi pulsioni materne e/o paterni, per sottrarsi allo scontro con i jiadisti, troveranno utile partire in Canada alla disperata ricerca di un utero in affitto, nonni paradossalmente contenti perché non dovranno per un po’ mantenere con le loro misere pensioni, i figli quarantenni disoccupati o i nipoti nullafacenti universitari a vita, chiamati entrambi alle armi alla conquista della “quarta sponda”. Ma grazie al dinamismo e alla efficiente programmazione renziana, non c’è nulla da temere qualora si dovesse verificare questo funesto evento. E’ stato tutto predisposto; una volta sconfitti i cattivi, la municipalità di Sirte sarà affidata a Borghezio, il ripristino dell’acquedotto di Misurata agli esperti tecnici messinesi, la gestione dei flussi migratori per la Sicilia a Matteo Salvini, l’ordine pubblico e la legalità saranno di competenza della Santanchè mentre agli amministratori locali del Comune di Tripoli saranno affiancati i sindaci esperti della nostra costa tirrenica per insegnare loro in quanti modi si può raggiungere in breve tempo il dissesto dell’Ente. Non allarmiamoci dunque, nessuno ritornerà a casa con la bua e per farci coraggio cantiamo tutti insieme nostalgici e non della passata era coloniale quella bella canzone scritta prima dell’entrata in guerra del Regno d’Italia contro l’Impero Ottomano – 1911 – conflitto dal quale uscimmo vittoriosi!!
“Tripoli, bel suol d’amore,
ti giunga dolce questa mia canzon!
Sventoli il tricolore sulle tue torri
Al rombo del cannon!
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Tripoli, terra incantata,
sarai italiana al rombo del cannon!”
Dalla Libia per oggi è tutto, a voi studio – Carlo Bonanzinga
siete, come sempre, sarcasticamente, fantastici!