«lo nel corso della mia vita ne ho ricevute tante ma proprie tante di critiche. Soprattutto in queste ultime settimane. Mi ricordo che quando iniziai a giocare per la prima volta alcuni mi dissero che non avevo talento! Troppo modesto, troppo arrogante, troppo silenzioso. Poi quando arrivò il successo ci furono quelli che iniziarono a criticarmi per il mio modo di giocare, di parlare, mi hanno perfino attaccato perché non ho potuto partecipare alle Olimpiadi anche se mi ha spezzato il cuore.
Il tribunale dei leoni da tastiera è subito pronto, quando sei a terra, a darti addosso. È l’ora in cui ti senti angosciato e pensi che non ce la fai. Pensi che quel problema è troppo grande e che non si risolverà. Con il tempo però ho capito una cosa. Non posso controllare ciò che le persone pensano e dicono.
Tempo al tempo mi diceva sempre il mio papà. Tu vai avanti, prosegui per la tua strada, fai del tuo meglio, impegnati al massimo. Ricordati chi sei, da dove vieni, dove stai andando. E non è obbligatorio rispondere a tutti! Io se ho qualcosa di importante da dire a qualcuno lo faccio privatamente. Altrimenti lascio parlare i fatti. C’è un vecchio proverbio che più o meno dice così: «Siediti lungo la riva del fiume e aspetta.»
Jannik Sinner
Hai ragione Sinner, il tempo è galantuomo, guarisce, chiarisce, rimette ognuno al proprio posto. Ogni Re sul suo trono e ogni pagliaccio nel suo circo.
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