SEMPRE PIU’ SEGNALAZIONI CHE DENUNCIANO UN FENOMENO IN CRESCITA E CHE TUTTI, PURTROPPO, CONOSCONO. E SI ADEGUANO!
Una strada a senso unico presuppone che non debbano provenire altri veicoli di fronte. E quindi chi la percorre acquisisce una certa sicurezza, confidando sul fatto che non avrà ostacoli di fronte che ne possano rallentare la marcia o mettere in pericolo la circolazione. Una strada a senso unico, che tutti conosciamo perchè possiamo anche pigiare sull’acceleratore è l’autostrada, dove le due corsie (ci limitiamo a prendere in considerazione quella che abbiamo nella nostra regione). Se malauguratamente un veicolo dovesse percorrerla a senso inverso di marcia, sarebbero guai seri, e gli incidenti sarebbero mortali.
A Milazzo, come in tante altre strade di altri comuni, esistono sensi unici; la scelta è stata dettata dalle dimensioni delle stesse arterie, che non potevano sopportare un traffico nei due sensi proprio per la loro larghezza o per la sosta delle auto sempre più numerose. Quindi, su tali strade, convinti che non debbano provenire veicoli di fronte, il conducente adotta un comportamento più sicuro. Che rischia di metterlo in pericolo, se vede sbucare controsenso una vettura che percorre la stessa strada in senso inverso. La prima volta, pensa che non sia un residente, e che non avrà notato il segnale. Ma se il fatto si ripete anche la seconda, la terza, la decima, la centesima volta? E a percorrere la strada a senso inverso, incuranti del senso unico esistente fossero più macchine? E casualmente tutti i conducenti fossero residenti della zona, e lo fanno per risparmiare qualche decina di metri, incuranti di mettere a repentaglio la vita degli altri? Allora il fatto comincia a diventare grave, oltre che pericoloso per la circolazione e per la sicurezza!
Abbiamo fino ad ora cercato di contenere le segnalazioni giunte al giornale, accompagnate anche da foto, pensando che fosse un fenomeno temporaneo; ma fino a pochi minuti fa ci è stato sollecitato un intervento, che come al solito non andrà a buon fine, e servirà a rafforzare la convinzione, in chi non ha alcuna voglia di mettere ordine in questa città, che siamo i soliti a rompere i coglioni! Ebbene sì, cari amici: siamo i soliti, e ne siamo fieri! Perchè sapere e non parlare, sapere e non denunciare, sapere e non intervenire è complicità. Non vogliamo essere complici di chi percorre a senso unico la via Matteotti, nè di chi sposta le auto percorrendo in senso inverso di marcia la via De Gasperi, o di chi effettua l’inversione a U sulla Marina Garibaldi; e nemmeno di chi parcheggia le auto a spina di pesce in via Francesco Crispi, fino alla chiesa di San Giacomo, impedendo il transito agli altri veicoli! Non vogliamo essere complici di chi compie gesti quotidiani che possono essere repressi sul nascere, ed invece autorizzano anche gli altri ad uniformarsi, in barba alle leggi, al buon senso, alla logica!
Non ci stiamo, non accettiamo sottomissioni, quindi diamo voce a chi le proteste le manifesta a chi è sordo; e i sordi peggiori sono quelli che non vogliono sentire! E ce ne sono tanti in questa città. Se sempre più cittadini si rivolgono a noi, amareggiati, disgustati, schifati, un motivo ci sarà. Probabilmente siamo dalla parte dei cittadini, e li sosterremo sempre nelle loro piccole quotidiane battaglie, che facciamo nostre. Battaglie condotte contro l’ottusità giornaliera di chi non interviene per dare ai cittadini un minimo di ascolto, cui faccia seguito un intervento che rassicuri lo stesso! Ascoltare il cittadino e non fare quel che chiede, avendo i mezzi per poterlo fare, è la più classica delle prese in giro, che farà perdere al cittadino la fiducia nelle istituzioni. Andarlo a cercare ad una tornata elettorale, per chiedere il consenso o un voto per se stesso, o una persona che lui non conosce e su cui non potrà mai contare, è l’espressione della mancanza di intelligenza di una classe politica che ci ritiene sudditi!